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inclusione scolastica autismo

Tra gli aspetti più importanti la necessità di verificare la preparazione di insegnanti di sostegno e assistenti per l’autonomia e l’integrazione

“Abbiamo ricevuto molte segnalazioni che l’inclusione degli studenti con autismo non viene garantita perché le leggi, norme e protocolli non vengono applicati correttamente e non c’è ancora consapevolezza sulla natura della sindrome autistica che comporta per questi allievi una difficoltà di comunicazione dovuta alla patologia organica (solitamente genetica) che gli impedisce sia un buon livello di autonomia sia la comunicazione”. È questa la premessa da cui parte la lettera che l’Associazione Cimadori per la ricerca italiana sulla sindrome di Down, l’autismo e il danno cerebrale (A.P.R.I.) ha indirizzato al Ministero dell'Istruzione e del Merito, con l’obiettivo di chiedere una revisione del protocollo “Tutela del diritto alla salute, allo studio e all’inclusione e garantire una vera inclusione degli studenti con autismo.

Attraverso la propria lettera, A.P.R.I., che fa parte delle associazioni aderenti all’Alleanza Malattie Rare, avanza una serie di proposte migliorative per il Protocollo d’intesa sottoscritto da Ministero dell’Istruzione e Ministero della Salute il 18 gennaio 2022, che impegnava i due dicasteri a coordinare i propri lavori al fine di garantire l’integrazione degli interventi per la tutela e la promozione della salute e del benessere psicofisico, anche tramite l’attivazione di iniziative di informazione e sensibilizzazione su alcune aree di interesse prioritario per studenti, famiglie ed insegnanti, nonché per l’inclusione scolastica nei casi di disabilità e disturbi evolutivi specifici e, in particolare, per lo svolgimento di attività di interesse comune.

GLI IMPEGNI PREVISTI DAL PROTOCOLLO

Secondo quanto previsto dal Protocollo, i ministeri dell’Istruzione e della Salute dovranno adoperarsi, in particolare, per favorire, sostenere e sviluppare azioni volte a:

LE CRITICITÀ RILEVATE DALL’ASSOCIAZIONE CIMADORI

Sul piano pratico della gestione e dell’integrazione scolastica di bambini e ragazzi con autismo, l’Associazione Cimadori ha però raccolto molte segnalazioni, che riferiscono in particolare che:

Il “sistema” – denuncia l’Associazione – risulta drammaticamente impreparato ad affrontare il crescente ingresso nella scuola di bambini con disturbo dello spettro autistico (il CDC’s Autism and Developmental Disabilities Monitoring (ADDM) Network – USA ha recentemente innalzato la prevalenza a 1 su 44 all’età di 8 anni).

LE PROPOSTE DI REVISIONE

Per cercare di arginare questo “tsunami” – chiosa la lettera – si suggerisce di implementare con urgenza le seguenti azioni correttive:

Il testo completo della lettera inviata da A.P.R.I. è disponibile a questo link.

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