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Un gruppo di farmacologi e gastroenterologi australiani ha esaminato l’associazione tra nutrizione infantile e successiva diagnosi di NAFLD all’età di 17 anni in una coorte, ben caratterizzata, di donne gravide e neonati. I dati dei partecipanti, raccolti in maniera longitudinale, sono stati analizzati per le associazioni con caratteristiche materne prima della gravidanza e durante la gravidanza, la tipologia di nutrizione nella primissima infanzia e successiva NAFLD.

I dati includevano caratteristiche durante nascita, infanzia e adolescenza ottenute attraverso questionari, interviste dirette, esame fisico, esami del sangue ed ecografia epatica.
In totale sono stati reclutati 1170 adolescenti dell’età di 17 anni che erano stati sottoposti a ecografia epatica. La NAFLD è stata diagnostica nel 15.2% della coorte, soprattutto nelle donne.

Ne è emerso che avere un BMI nel range di normalità all’inizio della gravidanza e allattare esclusivamente al seno nei primi sei mesi di vita potrebbe ridurre il rischio di sviluppare steatosi epatica non alcolica nell’adolescenza. I risultati sono stati presentati durante l’edizione 2016 dell’International Liver Congress di Barcellona.

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