Si chiama FIMR, Federazione Italiana Malattie Reumatiche, e il suo obiettivo non è di ‘distribuire nuovi incarichi’, come si legge nella relativa nota stampa, ma di proteggere la reumatologia affinché non scompaia e vada a recuperare posizioni nell'ambito assistenziale o in quello della ricerca e della formazione. Scaturita da una costola del Collegio Reumatologi Italiani (CReI), la FIMR è stata istituita sabato 29 aprile, nella giornata di chiusura dei lavori del XX Congresso CReI, dal Presidente Stefano Stisi, e sarà coordinata dal Dottor Luigi Sinigaglia, medico ospedaliero di grande esperienza ed Incoming President della SIR (Società Italiana di Reumatologia).
“Maggiore rappresentatività presso i decisori, univocità di intervento, velocità, acquisizione di professionalità al servizio della causa e possibilità di successo aumentate” saranno i vantaggi attesi dalla costituzione della nuova Federazione, ha dichiarato Stefano Stisi, Presidente del CReI. Tutto ciò affinché “la reumatologia non scompaia non solo dagli ospedali, ma anche dall’insegnamento ai giovani”, ha aggiunto Stisi.
Tutte le Associazioni presenti all'evento si sono dichiarate favorevoli nei confronti della proposta, e alla Federazione hanno già aderito SIR (Società Italiana di Reumatologia), CReI (Collegio dei Reumatologi Italiani), ASON (Associazione Specialisti Osteoarticolari Nazionali), Associazione G.U.I.D.A. (Associazione per la Gestone Unificata e Interdisciplinare del Dolore Muscolo-Scheletrico e dell’Algodistrofia), UNIREUMA (Collegio dei Docenti Universitari), ANMaR (Associazione Nazionale Malati Reumatici), APMARR (Associazione Nazionale Persone con Malattie Reumatologiche e Rare), AMRER (Associazione Malati Reumatici Emilia Romagna) e AISF (Associazione Italiana Sindrome Fibromialgica).