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Al Congresso Internazionale della European Respiratory Society, Boehringer Ingelheim ha presentato gli ultimi dati sull’efficacia dell’inalatore Spiolto Respimat

AMSTERDAM (PAESI BASSI) – La BPCO (broncopneumopatia cronica ostruttiva) è una malattia polmonare progressiva, trattabile ma incurabile, che colpisce 210 milioni di persone nel mondo. È una crescente priorità per la sanità mondiale, poiché è previsto che nel 2030 possa diventare la terza causa di morte.
Nel corso del Congresso Internazionale della European Respiratory Society (ERS), che si è appena concluso ad Amsterdam, l’azienda farmaceutica Boehringer Ingelheim ha presentato i nuovi dati sull’efficacia e la sicurezza dell’inalatore Spiolto Respimat (tiotropio/olodaterolo). Questi nuovi risultati – ha chiarito Allan Hillgrove, membro del Board of Managing Directors dell’azienda – provengono dagli studi OTEMTO 1 e 2 ed ENERGITO, che fanno parte del vasto programma di studi clinici di fase III TOVITO, con più di 15.000 pazienti.

Nelle persone con BPCO, la diminuzione della funzione polmonare provoca mancanza di respiro e impedisce loro di essere attivi. Questo può portare a una spirale di peggioramento dei sintomi e inattività, contribuendo ad un aumento del rischio di invalidità e di morte. Un’analisi post-hoc degli studi OTEMTO 1 e 2 ha indicato che Spiolto Respimat fornisce un significativo miglioramento nella qualità di vita rispetto a Spiriva Respimat (tiotropio) o placebo, fin dalla fase iniziale, quando i pazienti hanno bisogno di una terapia di mantenimento. Questi dati supportano il ruolo dell’inalatore come nuova terapia di mantenimento di prima linea per la BPCO.

Spiolto, infatti, ha fornito un significativo miglioramento clinico di 4 punti nella qualità di vita rispetto al placebo nei pazienti con BPCO moderata. Nello stesso gruppo di pazienti, il 13% in più ha raggiunto un miglioramento clinicamente significativo nella qualità di vita con Spiolto rispetto a Spiriva (il 52,8% rispetto al 39,2%).

“Dato che non esiste una cura per la BPCO, l’obiettivo principale è migliorare la qualità di vita”, ha spiegato il Prof. Dave Singh, della Manchester University (UK). “Un miglioramento di quattro punti nella scala SGRQ (St. George Respiratory Questionnaire) significa una vita più indipendente. Quando molti pazienti ottengono una diagnosi, la loro condizione è già in rapido declino. Fare quanto possibile nella fase iniziale può dare loro maggiori possibilità di mantenere una buona qualità di vita e più a lungo”.

Inoltre lo studio ENERGITO mostra che il miglioramento della funzione polmonare con Spiolto Respimat è superiore a una terapia a base di steroidi nei pazienti con BPCO da moderata a grave. “Le terapie contenenti corticosteroidi hanno certamente un ruolo nella gestione della BPCO, ma restano degli interrogativi riguardo al momento in cui utilizzare questi trattamenti”, ha detto il Prof. Kai-Michael Beeh, fondatore e direttore medico dell’INSAF Respiratory Research Institute di Wiesbaden (Germania).

I risultati di ENERGITO supportano ulteriormente il potenziale beneficio di Spiolto Respimat come terapia di mantenimento della BPCO e l’idea che le terapie a base di steroidi possano essere richieste solo in una popolazione di pazienti con fasi della malattia più gravi e frequenti riacutizzazioni. È noto, infatti – ha concluso il Prof. Beeh – che la terapia con corticosteroidi abbia un maggior rischio di gravi effetti collaterali sistemici”.

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