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La malattia potrebbe essere innescata dal diabete o da alti livelli di grassi nel sangue

Fioccano le pubblicazioni scientifiche sulla malattia di Alzheimer che, tuttavia, richiedono indagini più approfondite prima di essere confermate.
Uno studio, effettuato da scienziati dell'Università di Medicina e Odontoiatria del New Jersey (UMDNJ), in collaborazione con gli scienziati della Northwestern University in Illinois,  che ha esaminato anche la retina (considerata un'estensione del cervello e più accessibile per esami diagnostici), avrebbe fornito l’evidenza sperimentale che il diabete è legato alla comparsa della malattia di Alzheimer. I ricercatori hanno trovato aumenti sostanziali di amiloide beta peptide - una caratteristica della malattia di Alzheimer - nella corteccia cerebrale e nell'ippocampo in concomitanza con il diabete.
Hanno anche trovato una significativa patologia beta amiloide nella retina e per contrasto, quando il diabete non è presente, non è stata rilevata patologia nel cervello o nella retina.

Da uno studio stato finanziato dal US National Institute on Aging, l'US National Institute of Neurological Disorder and Stroke e la Johns Hopkins Older americani Independence Center è emerso, invece, che avere alti livelli di grassi nel sangue possono aumentare il rischio di sviluppare la malattia di Alzheimer.
Pubblicato sulla rivista Neurology, lo studio attesta che alti livelli di sierici di ceramidi sono stati associati ad un aumentato rischio di demenza per qualsiasi causa indipendentemente da età, glicemia e indice di massa corporea.

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