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Viene dall’Italia un’interessante novità che riguarda i malati di Alzheimer e l’intera comunità scientifica.
Un’équipe di medici e ricercatori dell’Istituto di Neurologia Sperimentale dell’Ospedale San Raffaele, guidati dal prof. Giancarlo Comi ha individuato un nuovo fattore diagnostico e prognostico per la malattia di Alzheimer. Il lavoro è stato pubblicato sulla rivista scientifica Annals of Neurology .
Nel liquido cerebrospinale dei pazienti con morbo di Alzheimer è stato rilevato un alto livello di un nuovo marcatore infiammatorio, cioè particolari microvescicole che derivano dalle cellule microgliali.

Tale incremento è stato rilevato sia nei pazienti affetti da demenza conclamata, sia in quei soggetti con Mild Cognitive Impairment che, nei tre anni successivi, sviluppavano la malattia di Alzheimer, suggerendo quindi un possibile valore diagnostico e prognostico di tale marcatore.

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