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In occasione della Mostra Cinematografica l’Associazione Nazionale Italiana Malati Sindrome di Sjögren (A.N.I.Ma.S.S. ONLUS) proietterà in anteprima il backstage e trailer del Film "La sabbia negli occhi" di Alessandro Zizzo con Valentina Corti e Adelmo Togliani.

In seno all’A.N.I.Ma.S.S.Onlus c’era la volontà di realizzare un lungometraggio che trattasse il tema della Sindrome di Sjögren, malattia autoimmune che colpisce un numero sempre più alto di persone nel mondo di cui  il 90% sono donne. La regia e la sceneggiatura del lungometraggio è stata affidata a Zizzo, ideatore e regista di tantissimi documentari, lungometraggi, spot. La produzione esecutiva è stata curata da Gregorio Mariggiò per conto dell’Associazione Southclan Arts. Il progetto cinematografico ha coinvolto due attori di fama nazionale: Adelmo Togliani e Valentina Corti. Adelmo Togliani, figlio del celeberrimo cantante Achille Togliani, è un volto noto del cinema italiano: ha interpretato diverse produzioni televisive, ha partecipato a numerosi film e ha realizzato numerosi progetti teatrali. Valentina Corti è attrice di successo in diverse produzioni televisive e cinematografiche.

Il lungometraggio sarà presentato in diversi concorsi e mostre nazionali e internazionali; è stato interamente girato nel territorio di Maruggio, in provincia di Taranto, valorizzando così le bellezze e le risorse del territorio locale.

Lo scopo primario nel realizzare un lungometraggio sulla Sindrome di Sjögren è quello di sensibilizzare le donne e gli uomini sull’esistenza di una malattia quasi sconosciuta ma che colpisce un’altissima percentuale della popolazione femminile mondiale. L’Associazione nazionale A.N.I.Ma.S.S. Onlus è un punto di riferimento per i pazienti, i familiari, paramedici e per tutti quelli che esprimono il loro interesse nei confronti della patologia: essa offre ai malati informazione, assistenza, consulenza psicologica e si batte per il riconoscimento di questa sindrome come malattia rara per poter godere delle esenzioni sanitarie. Nell’ambito di questa iniziativa il linguaggio cinematografico è particolarmente adatto ad affrontare una tematica così importante e di alto valore sociale. Il cinema permette di portare sullo schermo delle storie particolari che diventano storie universali, che appartengono a tutti. La sofferenza, le storie personali, il coraggio e la determinazione con cui tante donne combattono quotidianamente con le conseguenze della malattia vengono portate sullo schermo per essere conosciute, ma anche condivise e comprese.

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