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Il 3 ottobre, presso l'ospedale Humanitas a Rozzano (MI), avrà luogo il Corso ECM “L'ospedale discrimina? L'accoglienza delle persone con disabilità in ospedale”, una giornata di studio (anche in streaming on line) sul diritto a cure personalizzate.

Il corso si terrà dalle 9:30 alle 16:30, è gratuito e dedicato a medici, infermieri, terapisti della neuropsicomotricità dell'età evolutiva, educatori sanitari, psicologi ospedalieri ma i lavori potranno essere seguiti da tutti (professionisti e non) in diretta streaming on line, con la possibilità di intervenire e fare domande.

Nel corso della giornata, promossa da Fondazione Ariel e Spes contra spem con la collaborazione di Fondazione UMANAMENTE  del Gruppo Allianz, verrà presentata la Carta dei diritti delle persone con disabilità in ospedale, un vademecum già adottato dal Policlinico Gemelli di Roma, che declina in 14 articoli ed esempi concreti i diritti imprescindibili e le esigenze specifiche dei pazienti con disabilità, molto spesso non in grado di esprimersi, di comprendere, di comunicare. Verranno anticipati i risultati preliminari dell'indagine conoscitiva dell'Osservatorio Nazionale sulla Salute nelle Regioni Italiane, avviata all'interno del progetto “Ariel fa crescere i diritti”, e verrà presentata l'esperienza di eccellenza del DAMA, il servizio di accoglienza specialistica dell’Ospedale San Paolo di Milano. Una attenzione particolare verrà dedicata, in particolare, al tema dei bambini con disabilità. Il prof. Giuseppe Zampino, responsabile UO Malattie rare e difetti congeniti del Policlinico universitario Gemelli, illustrerà le competenze e il ruolo che riveste il pediatra di base mentre il trattamento e le cure dei bambini con disabilità neuromotorie saranno trattate dal prof. Nicola Portinaro, responsabile dell’Unità Operativa di Ortopedia Pediatrica dell’Istituto Clinico Humanitas e direttore scientifico di Fondazione Ariel, dal 2003 al fianco delle famiglie con bambini con Paralisi Cerebrale infantile e altre disabilità neuromotorie.

“Le buone pratiche che vengono esercitate in relazione alle persone con disabilità – intellettive, motorie e sensoriali - hanno una ricaduta positiva su tutti i pazienti - spiega il responsabile scientifico del convegno, il dottor Nicola Panocchia, dirigente medico del Policlinico Gemelli di Roma -  . In ospedale, infatti, tutti i pazienti hanno esigenze specifiche e limitazioni contingenti legate alla malattia, in un certo senso hanno tutti una forma temporanea di disabilità. Appare quindi strano che la grande maggioranza dei nostri ospedali non abbia percorsi specifici di presa in carico e gestione a loro dedicati, così come per altre tipologie di pazienti con esigenze particolari. La ricerca dell'Osservatorio Nazionale sulla Salute nelle Regioni Italiane è un primo passo nell'analisi della reale capacità di accoglienza dei nostri centri di cure delle persone con disabilità, sul fronte architettonico, culturale e organizzativo. Nella sfida della personalizzazione delle cure e dei percorsi di assistenza, questo appuntamento rappresenta un primo momento di riflessione e formazione per medici, infermieri e operatori. Una prima proposta strutturata per un reale cambiamento”.

Info e iscrizioni su fondazioneariel.it

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