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Il Piano nazionale di eradicazione dell'Epatite C sarà presto realtà. Il governo intende infatti stanziare 1,5 miliardi che andranno a finanziare un fondo per acquistare il nuovo "superfarmaco" Sofusbuvir. I denari saranno prelevati dal Fondo sanitario nazionale, un'operazione in cui verranno contabilizzati i risparmi garantiti dall'eliminazione della malattia infettiva. Il nuovo ciclo terapeutico permette infatti di eradicare il morbo in una percentuale superiore al 90 per cento dei casi. Numeri che consentiranno un calo drastico nel numero dei trapianti e di ospedalizzazioni. Qualche giorno fa l'Agenzia italiana del farmaco ha pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il provvedimento che autorizza l'utilizzo del nuovo farmaco.

Passo preliminare per consentirne la somministrazione su scala nazionale. Il ministero della Salute ha fatto sapere che sono state individuate delle linee guida: indicazioni in cui viene data priorità ai pazienti in condizioni più gravi. Sono comunque previste risorse sufficienti per far fronte alla domanda.

Quello dell'epatite C è uno dei virus più comuni in Italia, ma molti portatori non sanno di averlo. L'Italia è uno dei Paesi europei con il maggior numero di malati. Nel mondo secondo l'Oms ci sono 150 mln di persone con l'epatite C cronica, e 350-500mila morti per questa infezione. Ad essere portatori dell'infezione sono soprattutto i cittadini con più di sessant'anni, che si sono infettati prima che si isolasse il virus a causa di trasfusioni, strumenti chirurgici non sterilizzati e cattive condizioni igieniche.

 

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