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La Conferenza Stato-Regioni è pronta a varare un Piano nazionale per la prevenzione delle epatiti virali B e C (PNEV). La bozza di intesa allo studio dei presidenti delle Giunte regionali è molto completa. Si prevede una seria opera di monitoraggio, interventi sulla prevenzione, approvazione di Piani diagnostico-terapeutici e la realizzazione di screening su soggetti considerati a rischio.

Il documento che sarà approvato nella prima seduta utile prevede inoltre la costituzione di una Rete nazionale tra i vari centri deputati alla cura della patologie epatiche: accorgimento utile per calibrare al meglio gli interventi e mantenere il livello di spesa sotto controllo. Quello contenuto nel PNEV è un vero e proprio piano di battaglia per contenere il dilagare delle epatiti B e in particolare della C.

Il quadro epidemiologico delle epatiti B e C negli ultimi trent'anni è cambiato con una diminuzione sia delle nuove infezioni, sia della prevalenza dei markers di infezione dei due virus grazie alle vaccinazioni di massa anti-HBV, ad una maggiore attenzione nelle precauzioni universali e ai test di screening sul sangue e al test molecolare per il virus C. La patologia ha però registrato un aumento nel numero di nuove diagnosi anche a causa dell'arrivo di cittadini immigrati, in molti Paesi dell'Africa la malattia colpisce infatti un numero di persone molto ampio. Un contesto simile è presente anche in alcuni regioni dell'Europa orientale. Il “caso Italia” contempla poi la presenza di un numero consistente di malati cronici. Si stima che i pazienti cronici con HCV siano oltre un milione di cui 330mila con cirrosi. Soprattutto il nostro Paese ha il primato in Europa per numero di persone HCV positive e per mortalità di tumore primitivo del fegato. Oltre 20mila persone muoiono ogni anno per malattie croniche del fegato, due persone ogni ora, e nel 65% dei casi l’epatite C è la causa unica o concausa dei danni epatici. Le Regioni più colpite sono quelle del Sud Italia. In Campania, Puglia e Calabria la prevalenza dell’HCV supera il 20% nella popolazione over 70. Il Belpaese avrebbe inoltre il record per numero di portatori di epatite B; persone evidentemente nate prima dell'inizio della massiccia campagna vaccinale.

Il Piano all'attenzione della Conferenza Stato-Regioni impone l'avvio di una serie di progetti pilota all'interno di aree geografiche predeterminate. Qualora dovessero dare buoni risultati è facile prevedere che possano essere esteri a tutti i ventuno Sistemi sanitari regionali.

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