Salve dottore, sono a 18 settimane di gravidanza u.m.5/03/2016, a 7 settimane di gravidanza ho effettuato le prime analisi e sono risultata positiva al cmv igg a 191,3 e igm a 1,89. Per un errore di lettura la mia ginecologa non ha visto la positività anche delle igm e cosí sono andata avanti senza ulteriori controlli arrivando a 14 settimane di gravidanza, ripeto le analisi e di nuovo cmv positivo igg 88.9 e igm positive senza valore di riferimento stavolta. A quel punto la ginecologa si allarma e mi fa ripetere le analisi aggiungendo l'avidità... le eseguo in un laboratorio privato questa volta per accelerare i tempi dei risultati e cmv positivo igg 99,50 e igm 35, risultato test di avidità 55,6% valori di riferimento (40 avidità alta). Sono quasi sicura che non sia un'infezione primaria quindi volevo chiederle: la mia infezione è un'infezione avvenuta prima o dopo il concepimento? Se è avvenuta, prima quanti rischi ci sono di contagio per il feto? Se invece è avvenuta dopo i rischi sono molto elevati? Quindi devo assolutamente fare l'amniocentesi?
La ringrazio per la sua attenzione,
Saluti, Erika.
RISPONDE il Prof. Giovanni Nigro, Pediatra Virologo, esperto di CMV pre e postnatale
Erika,
le consiglio di effettuare l'amniocentesi perché, quasi certamente, ha avuto una infezione primaria periconcezionale o una riattivazione/reinfezione. In quest'ultimo caso i rischi di trasmissione sono inferiori ma possono comunque verificarsi danni fetali
Prof. Giovanni Nigro
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