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Egregio Prof. Nigro, ho letto che Lei è l'esperto per eccellenza sul cytomegalovirus in gravidanza.
Gradirei avere un Suo parere: ho contratto il cytomegalovirus più di un anno fa. Nel ricercare una seconda gravidanza la mia ginecologa mi aveva prescritto un tampone vaginale di ricerca di CMV e analisi del sangue. Il 24.09.16 il tampone risultava negativo mentre il 03.12.16 il CMG IGG risultava 9.93 (positivo) e le IGM 0.70 (negativo). Il 14.01.17 le IGG erano 71.90 (positive) e IGM 1.16 (dubbie). Le ultime effettuate il 28.01.17 risultavano IGG 105 (positive) e IGM 29.90 (positive). La mia ginecologa mi ha comunicato che c'è stata una riattivazione e dovrebbe anche essere abbastanza recente. Oggi sono alla 24^ settimana. Ci sono rischi di contagio per il feto? Ho letto della "cura" con le immunoglobuline. Debbo iniziarla?
La ringrazio anticipatamente e porgo cordiali saluti.

Valentina

RISPONDE il Prof. Giovanni Nigro, Pediatra Virologo, esperto di CMV pre e postnatale.

Valentina, ha dimenticato di scrivere che era iniziata una seconda gravidanza e indicare l'ultima mestruazione. Comunque, visto che la riattivazione sembra sia avvenuta oltre la 12a settimana, l'eventuale trasmissione del virus a feto non dovrebbe causare problemi. La somministrazione delle immunoglobuline specifiche (Cytotect) sarebbe motivata dalla positività dell'amniocentesi o almeno da una bassa avidità. Altrimenti si limiti a controlli ecografici frequenti e accurati, e alla ricerca del CMV DNA nelle urine del neonato

Prof G. Nigro

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