Gentile prof. Nigro,
Sono gravida alla fine della 37a settimana. All'inizio di questa gravidanza (giugno 2014) gli esami avevano mostrato un'infezione da CMV con IgG=132 (positivo >15), IgM=4.15 (positivo >1). All'epoca avevo perciò fatto l'esame di avidità, che era risultata alta, pari a 52,2% (alta > 45%). Ero perciò stata rassicurata sul fatto che si trattasse di un'infezione pregressa che non comportava rischi per il feto (allora embrione) e mi era stato consigliato di monitorare il calo degli IgM durante la gravidanza. A settembre (20a settimana) ripetei l'esame che diede il seguente risultato: IgG=110, IgM=3.86. In questi giorni ho ripetuto di nuovo l'esame e ho riscontrato anticorpi in crescita, ovvero: IgG=123, IgM=4.47. Cosa ne pensa e cosa suggerisce, dato che sono a fine gravidanza? Può trattarsi di una oscillazione? Di una riattivazione?
Francesca
RISPONDE il Prof. Giovanni Nigro, Direttore della Clinica Pediatrica Universitaria e della Scuola di Specializzazione in Pediatria dell’Università dell’Aquila - Ospedale San Salvatore – ASL1.
si può presumere una riattivazione o una falsa positività, ma non si può escludere un'infezione primaria in fase terminale.
Pertanto, dovrebbe effettuare la ricerca del CMV DNA in sangue saliva urine e tampone vaginale, fattore reumatoide, ANA ASMA ACA TPO IgG e IgM anti-EBV e HSV (herpes simplex). Comunque, a questo punto è essenziale la ricerca del CMV DNA nel neonato.
Prof G. Nigro
Clicca qui per conoscere le norme di prevenzione di base del cmv.
Per saperne di PIU' VAI ALLA SEZIONE CITOMEGALOVIRUS CONGENITO.