Buongiorno, una cortesia. A mia figlia è stato diagnosticato il virus quasi al terzo mese di gravidanza. Al quinto mese e mezzo l'ecografia è risultata negativa e tutti ci siamo rilassati. Mio nipote è nato il 12 settembre e mercoledì 23 settembre sono arrivati i risultati degli esami, confermando, invece la presenza del virus. Ecografia al cervello ha escluso problemi e fisicamente risulta sano. L'ospedale in cui è seguita le ha detto che nei casi di asintomatismi non si interviene rimandandola a un protocollo di controlli trimestrali per i primi due anni di vita. A suo giudizio la procedura è corretta? Non sarebbe opportuno un intervento farmacologico per ridurre e eliminare il virus? Quali rischi ci possono essere visto che a quasi sei mesi l'amniocentesi ha escluso il virus che invece poi è stato ritrovato in mio nipote? La ringrazio anticipatamente per la sua cortesia e la saluto.
Michele
RISPONDE il Prof. Giovanni Nigro, Direttore della Clinica Pediatrica Universitaria e della Scuola di Specializzazione in Pediatria dell’Università dell’Aquila - Ospedale San Salvatore – ASL1.
Carissimo, i rischi sono veramente modesti e il comportamento dei colleghi è stato corretto.
Prof G. Nigro
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