Buongiorno, ho 30 anni e sono alla undicesima settimana della mia seconda gravidanza. Premetto che nel corso della prima gravidanza non ho mai effettuato test sul citomegalovirus. Dalle analisi effettuate alla nona settimana, risultavano igg 180 e igm 29,8 (range di positività a partire da 22). Su indicazione dall'infettivologo ripeto igg e igm, più test di avidità e cmv dna. I risultati delle ultime analisi sono cmv dna negativo, avidità 0.46 (considerano infezione primaria databile a più di tre mesi se superiore a 0.25), igg stabili a 280 ma igm salito a 35. I primi dati (avidità e cmv dna) sembrano confortanti ma l'aumento delle igm mi lascia perplessa. È possibile una riattivazione in corso o qualche interazione che altera il risultato? Grazie.
Francesca
RISPONDE il Prof. Giovanni Nigro, Direttore della Clinica Pediatrica Universitaria e della Scuola di Specializzazione in Pediatria dell’Università dell’Aquila - Ospedale San Salvatore – ASL1.
Non sono aumentate solo le IgM ma anche le IgG, per cui è probabile una riattivazione che generalmente non è seguita da trasmissione al feto. Essendo però in una fase iniziale della gravidanza, quindi pericolosa nel caso il feto sia infettato, le consiglio di effettuare un'amniocentesi a 20 settimane per la ricerca del CMV DNA.
Prof G. Nigro
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