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Buongiorno, mia moglie è disabile con connotazione di gravità comma 3, usufruisce da tempo dei permessi relativi ad ore giornaliere: so che si può usufruire di 18 gg complessivi di 104 per marzo e aprile. Dal momento che è stata messa in ferie forzate, vorrei sapere se anche chi sta usufruendo della Legge 104 ad ore può passare, nel corso dello stesso mese, alla modalità giorni, e come comunicarlo all'azienda, e se è necessario inoltrare domanda sul portale INPS per avere i permessi aggiuntivi anche se si è già titolari di 104, come dicono alcuni sindacati e patronati. I 18 giorni sono frazionabili ad ore anch'essi? Inoltre, cosa occorre e come comunicare al datore di prendere il congedo di malattia previsto per i disabili gravi sino al 30 aprile? È sufficiente un certificato del medico di base? Grazie per le risposte che prego dettagliare. Cordiali saluti.

Risponde Roberta Venturi, avvocato e ricercatrice per Osservatorio Farmaci Orfani (OSSFOR)

Gentile,
si rivolga al suo medico curante, la certificazione deve essere rilasciata dai competenti organi medico legali, e deve attestante una condizione la condizione di rischio. Il codice attualmente utilizzato è V07.
I lavoratori dipendenti privati a cui è riconosciuta disabilità grave che hanno già diritto alternativamente al permesso orario o giornaliero (art. 33, comma 6, Legge 104/1992), possono presentare richiesta utilizzando le modalità già esistenti. La domanda può essere inviata anche per periodi precedenti, fino al 5 marzo 2020.
I lavoratori che al momento hanno già l'autorizzazione ai permessi per i mesi di marzo o aprile 2020 non devono presentare una nuova domanda, ma possono fruire già delle giornate aggiuntive. I datori di lavoro, in questo caso, devono considerare validi i provvedimenti di autorizzazione già emessi.
Per i lavoratori dipendenti Pubblici a cui è riconosciuta disabilità grave che hanno già diritto alternativamente al permesso orario o giornaliero (art. 33, comma 6, Legge 104/1992), le modalità di fruizione dei permessi aggiuntivi sono a cura dell'amministrazione pubblica per cui lavorano. La domanda, in questi due casi, non va presentata all'INPS ma alla propria amministrazione pubblica secondo le indicazioni fornite da questa.
Le allego il link di un nostro articolo nel quale sono riportate tutte le disposizioni previste nel Decreto “Cura Italia”.
Sperando di esserle stata di aiuto,
la saluto cordialmente.

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