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Teva ha patrocinato un covegno incentrato su questa rara forma di malattia ematologica

La diagnosi precoce è cruciale per combattere in maniera efficacie la leucemia acuta promielocitica. Si tratta di una forma rara dall'esordio improvviso che può essere sconfitta nella maggior parte dei casi. La casa farmaceutica Teva ha patrocinato un convegno interamente focalizzato su questa patologia ematologica.

Il professor Felicetto Ferrara, primario di Ematologia all'ospedale Cardarelli di Napoli, ha fatto il punto della situazione: “La leucemia acuta promielocitica (Lap) rappresenta il 10 per cento di tutte le leucemie acute mieloidi. Ogni anno in Italia vengono colpite circa 150 persone. È una patologia rara e dall'esordio improvviso”. I sintomi possono esse un senso di malessere generale, stanchezza, talvolta febbre, ecchimosi sparse sul corpo e piccole emorragie.

La Lap può essere curata grazie alle recenti scoperte scientifiche, che guariscono oltre il 90 per cento dei pazienti, realizzate con il contributo fondamentale dell'Italia, con lo studio della Ginema (Gruppo italiano malattie ematologiche dell'adulto). Roberta Bonardi, senior business unit Innovative director di Teva Italia, ha spiegato quanto l'azienda punti sulle terapie dedicate a questo tipo di patologie: “Sono due milioni le persone affette da malattie rare in Italia e negli ultimi anni la ricerca ha prodotto risultati importanti in diverse aree terapeutiche. Teva è orgogliosa di mettere a disposizione dei pazienti la sua innovazione attraverso risposte concrete alla richiesta dei bisogni dei pazienti. Non solo per questa forma di leucemia”.

Qui vi avevamo parlato di una sperimentazione legata alla cura della leucemia acuta promielocitica.

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