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Le ultime ricerche presentate all’American Thyroid Association

La prevalenza del carcinoma papillare della tiroide (PTC), il tipo più comune di cancro alla tiroide, è in rapido aumento. La rivista Science Daily ha fatto il punto sulle ultime ricerche, presentate al meeting annuale dell’American Thyroid Association.
La ricerca condotta da P. Suman e colleghi ha dimostrato il beneficio del trattamento con iodio radioattivo dopo un intervento chirurgico per rimuovere la tiroide nei pazienti con PTC. In uno studio retrospettivo di quasi 285.000 pazienti trattati nell’arco di 13 anni, con un follow-up di 7 anni, gli autori hanno rilevato che il 47% dei pazienti è stato sottoposto a terapia con iodio radioattivo e ha mostrato un piccolo ma statisticamente significativo beneficio di sopravvivenza, a prescindere dalle dimensioni del tumore.

Un altro studio (C. Lubitz et al.) in precedenza aveva descritto un nuovo metodo di analisi del sangue per rilevare la mutazione V600E nel gene BRAF in pazienti affetti da melanoma. La mutazione BRAFV600E è l’alterazione genetica più comune nei pazienti con PTC ed è associata a prognosi peggiore, resistenza alla terapia con iodio radioattivo ed elevato rischio di metastasi e mortalità. Il test è stato utilizzato per misurare i livelli di BRAFV600E in circolo nei campioni di sangue di pazienti con PTC, per confrontare i risultati con i test BRAFV600E convenzionali. Gli autori suggeriscono la possibilità di utilizzare il test per la diagnosi, la sorveglianza post-operatoria, e per monitorare la risposta al trattamento con BRAF inibitori.

Infine, il gruppo guidato da C. Nucera ha scoperto un esteso RNA non codificante (LincRNA) vicino al gene della perossidasi tiroidea, che è presente in modo significativamente più basso nei campioni di tessuto BRAFV600E-positivi rispetto al tessuto tiroideo normale. Il LincRNA è associato in modo specifico al tessuto tiroideo rispetto ad altri tessuti umani o tipi di cellule. Gli autori ipotizzano che il LincRNA potrebbe avere un ruolo importante nel regolare l’espressione genica associata al metabolismo dello iodio e potrebbe servire come biomarcatore per monitorare i pazienti sottoposti a terapie mirate, nonché per la diagnosi precoce di PTC BRAFV600E.


 

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