La chirurgia è determinante per il successo globale del trattamento ai tumori solidi, i cui risultati sono espressi in termini di morbilità e mortalità. Un’importante valutazione delle criticità in chirurgia oncologica è stata compiuta nell’ambito del Programma Nazionale Esiti di AGENAS - Ministero della Salute. Nel Programma è stato preso in considerazione il rapporto tra volume di interventi eseguiti e mortalità entro 30 giorni, riferiti all’attività dei Centri Ospedalieri e Universitari nel 2013.
“I risultati sono eclatanti - dichiara il Prof. Alfredo Garofalo, Past President Società Italiana di Chirurgia Oncologica (SICO) a Pharmastar.it - per il colon retto, la mortalità post operatoria a 30 giorni passa dal 15% a meno del 5% quando il volume di attività raggiunge i 50/70 interventi l’anno; per lo stomaco, la mortalità post operatoria a 30 giorni si dimezza passando da più del 20% a meno del 10% quando il volume di attività raggiunge i 20/30 interventi l’anno; per il polmone la mortalità post operatoria a 30 giorni diminuisce decisamente dal 20 a circa il 5% quando il volume di attività raggiunge i 50/70 interventi annui; per la mammella - non potendosi attendere una mortalità operatoria da questo tipo di intervento - le linee guida internazionali dettate da EUSOMA identificano in 150 interventi annui la soglia minima di attività per definire la Breast Unit”.
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