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Dopo nemmeno 2 anni dall’approvazione di ibrutinib per la leucemia linfatica cronica, arriva un nuovo inibitore della tirosina chinasi di Bruton (BTK), con risultati davvero notevoli. Si tratta di acalabrutinib, che in uno studio di fase I/II appena presentato al congresso dell’American Society of Hematology (ASH), a Orlando, ha portato a percentuali di risposta del 95%, con remissioni durature e un profilo di sicurezza favorevole, ponendo le basi per una futura battaglia testa a testa con ibrutinib.

Le risposte si sono ottenute in una popolazione di pazienti con leucemia linfatica cronica recidivata/refrattaria pesantemente pretrattati, tra cui anche pazienti con fattori prognostici ad alto rischio.

Data la sua rilevanza, in contemporanea con la sua presentazione al congresso ASH lo studio è stato pubblicato anche sul New England Journal of Medicine.

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