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Durante il congresso internazionale di oncologia dell’ASCO 2014, tenutosi a Chicago, sono stati presentati i risultati di uno studio clinico sul mesotelioma realizzato a Siena e condotto su pazienti provenienti da tutta Italia.
Lo studio è stato realizzato nel reparto di Immunoterapia Oncologica dell'AOU Senese, anche grazie al supporto dell'AIRC – Associazione Italiana Ricerca sul Cancro e dell'ITT – Istituto Toscano Tumori della Regione Toscana ed è stato guidato dal dottor Michele Maio, il quale aveva già precedentemente (2013) pubblicato un altro studio a riguardo su Lancet Oncology.

Questa volta i ricercatori hanno focalizzato l’attenzione sull’impiego di un particolare agente terapeutico, il tremelimumab, somministrato ad uno specifico gruppo di pazienti con dosi differenti rispetto al primo studio clinico.

Queste sono state le parole di Luigi Marroni, dell'assessore al diritto alla salute: "Mi congratulo con il dottor Maio e tutta la sua équipe per un risultato che ancora una volta pone la sanità toscana, e la ricerca in campo sanitario, ai vertici internazionali".

Il dottor Maio ha chiarito che i risultati ottenuti sono di grande rilevanza perché in questo secondo studio il controllo e la stabilità della malattia hanno avuto un incremento del 30% rispetto al primo trial condotto dal 2009 al 2013.

Questo il commento della dottoressa oncologa Luana Calabrò che ha coordinato lo studio: “Anche in questo secondo trial i pazienti su cui è stata condotta la sperimentazione sono 29 e tutti con mesotelioma già trattato, con fallimento della chemioterapia. L'arruolamento dei pazienti si è concluso a luglio del 2013 e, grazie agli ottimi risultati ottenuti, si è già aperto un terzo studio, di tipo registrativo ed internazionale".

"Grazie ai risultati ottenuti a Siena – conclude Maio – l'azienda proprietaria di questo nuovo agente terapeutico ha investito ingenti risorse per sperimentare il nuovo farmaco su 580 pazienti che saranno trattati in circa 180 centri in tutto il mondo. Un bel risultato per la nostra oncologia, per la sanità toscana e per le associazioni che continuano a investire nella ricerca sui tumori e, in particolare, sul mesotelioma, malattia causata dall'esposizione all'amianto e che ha colpito e continua a interessare molti lavoratori".

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