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UE - Un nuovo farmaco è ora a disposizione per i pazienti colpiti dal mieloma multiplo, una rara forma di tumore del midollo osseo che colpisce per lo più pazienti anziani. Si tratta del pomalidomide, farmaco che potrà essere utilizzato in pazienti che hanno già ricevuto almeno due trattamenti, compresi lenalidomide e bortezomib, e che nonostante questi farmaci hanno manifestato la malattia in progressione.


Sviluppato da Celgene, il farmaco sarà messo in commercio con il marchio Imnovid. Si tratta del terzo farmaco della classe degli immunomodulatori che comprende anche talidomide e lenalidomide, entrambi di Celgene. A causa della possibile teratogenicità, analogamente a talidomide e lenalidomide, il farmaco è sottoposto a un programma di minimizzazione del  rischio che prevede un attento controllo di tutte le fasi di distribuzione e utilizzazione del prodotto.

Lo scorso mese di dicembre, l’azienda aveva reso noti i risultati di uno studio di Fase III, multicentrico, randomizzato (2:1), in aperto denominato MM-003 che ha arruolato 455 pazienti. Il trial è stato condotto con pomalidomide associato a desametasone a basso dosaggio rispetto a desametasone ad alto dosaggio in pazienti affetti da mieloma multiplo refrattario o recidivante e refrattario che non hanno risposto a una precedente terapia a base di bortezomib e lenalidomide, somministrati da soli o in combinazione.

Lo studio MM-003 ha soddisfatto l'endpoint primario per il miglioramento del tasso di sopravvivenza senza progressione della malattia che nel gruppo pomalidomide (4,0 mesi vs 1,9 mesi; HR, 0,48; P =0,001).
Lo studio prevedeva anche un'analisi ad interim di sopravvivenza globale (OS). In questa analisi, pomalidomide più desametasone a basso dosaggio ha dimostrato un miglioramento statisticamente molto significativo della sopravvivenza globale che ha attraversato il limite superiore per la superiorità (OS mediana non raggiunta vs 34 settimane).

Di conseguenza, il comitato per il monitoraggio dei dati ha raccomandato che i pazienti che non avevano ancora progredito del braccio trattato con ad alte dosi di desametasone doveva passare a pomalidomide più basso dosaggio di dexamethasone.
Noto anche con la sigla CC-4047, pomalidomide è un derivato è un derivato più potente e meglio tollerato della talidomide. Il farmaco agisce come immunomodulatore, probabilmente a causa dell'inibizione del TNF alfa da parte delle plasmacellule tumorali, che lo usano come fattore di crescita e mediatore di molta della sintomatologia (febbre, osteopenia, ecc.). Può essere assunto per via orale.

 

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