Il chemioterapico ha dimostrato di aumentare la sopravvivenza globale dei pazienti a 1 e 2 anni.
Paclitaxel, un chemioterapico di Celgene, è ora il trattamento indicato in prima linea per il carcinoma pancreatico metastatico. Il sì della FDA, l’agenzia del farmaco americana, è stato pronunciato dopo la valutazione dei risultati dello studio open-label MPACT (Metastatic Pancreatic Adenocarcinoma Clinical Trial).
Nel trial randomizzato, che ha coinvolto 861 pazienti, la terapia con paclitaxel in combinazione con gemcitabin (un altro chemioterapico) ha dimostrato di migliorare la sopravvivenza rispetto al trattamento con solo gemcitabina: sono stati osservati un aumento del 59% della sopravvivenza a un anno e un raddoppiato tasso di sopravvivenza a due anni.
Il chemioterapico è già in uso anche in Europa come trattamento approvato per il tumore metastatico della mammella ed è stato approvato dalla FDA anche per il trattamento di prima linea del carcinoma polmonare non a piccole cellule.
“Le ultime due decadi sono state povere di avanzamenti nelle terapie per i pazienti con carcinoma pancreatico metastatico, che rimane una neoplasia mortale e molto difficile da trattare – aveva commentato qualche mese fa Daniel Von Hoff, autore principale dello studio MPACT durante una conferenza stampa di presentazione dei risultati – La dimostrazione che il farmaco migliori la sovravvivenza generale, a uno e a due anni, in combinazione con la gemcitabina, rappresenta un passo significativo nelle opzioni terapeutiche che possiamo offrire ai nostri pazienti.”