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In tempi di “spending review”, Merck Serono S.p.A. esce dal sistema del payback con conseguente riduzione del prezzo del farmaco

Roma, 24 settembre 2012 – Dallo scorso 1 agosto Merck Serono S.p.A., affiliata italiana del gruppo chimico e farmaceutico tedesco Merck KGaA, ha deciso di ridurre del 5 per cento il prezzo di cetuximab, farmaco per la cura di importanti neoplasie, come il tumore del colon retto metastatico ed i tumori della testa e del collo.


Uscendo dal regime payback, infatti, Merck Serono sceglie di abbassare il costo di cetuximab a vantaggio dei bilanci degli ospedali, le cui attività, soprattutto negli ultimi mesi, sono state messe a dura prova dalla revisione della spesa pubblica.
Cetuximab, terapia personalizzata in prima linea nel tumore del colon retto metastatico con un marcatore biologico pre-trattamento (KRAS), ha dimostrato di raggiungere una sopravvivenza estremamente elevata (in media 28,3 mesi), direttamente correlata alla riduzione precoce della massa tumorale.
Primo farmaco in Italia ad essere stato sottoposto ad una valutazione del rapporto costo-efficacia tramite un Health Technology Assessment, cetuximab ha mostrato di essere, in termini di costo-efficacia, superiore a tutte le altre terapie anti-tumorali disponibili per il trattamento in prima linea del tumore del colon retto metastatico nei pazienti con malattia limitata al fegato.

Cetuximab è un anticorpo monoclonale IgG1 di prima classe e ad ampia azione, indirizzato all’EGFR, il recettore del fattore di crescita epidermico. Come anticorpo monoclonale, la modalità di azione di cetuximab si distingue dai trattamenti chemioterapici standard non selettivi in quanto punta in modo specifico e si lega all’EGFR. Il legame inibisce l’attivazione del recettore ed il successivo processo del segnale di trasduzione, che comporta la riduzione sia dell’invasione dei tessuti normali da parte delle cellule tumorali sia l’espansione del tumore a nuovi siti. Si ritiene inoltre che inibisca la capacità delle cellule tumorali di riparare al danno causato dalla chemio e radioterapia e la formazione di nuovi vasi sanguigni all’interno dei tumori, che si traduce nel portare ad una globale soppressione della crescita tumorale.
L’effetto collaterale più comune con cetuximab è uno sfogo epidermico simile all’acne che sembra essere correlato ad una buona risposta alla terapia. In circa il 5 per cento dei pazienti, reazioni di ipersensibilità possono comparire durante il trattamento con cetuximab: circa la metà di queste reazioni è severa.

Cetuximab ha già ottenuto l’autorizzazione alla commercializzazione in 92 Paesi. E’ stato approvato per il trattamento del tumore del colon-retto metastatico in 92 Paesi e per il trattamento del tumore della testa e del collo a cellule squamose (SCCHN) in 89 Paesi.

 

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