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Uno studio su 375 pazienti ha dimostrato che non occorre evitare la somministrazione di fattore VIII al momento delle vaccinazioni di routine

Atene (GRECIA) – Nessuna associazione fra i vaccini e la comparsa di inibitori nell'emofilia A grave: lo dimostra uno studio multinazionale condotto su 375 pazienti e pubblicato recentemente sulla rivista Haemophilia. Gli inibitori sono degli anticorpi prodotti dal sistema immunitario del paziente emofilico che, in alcuni casi, reagiscono in modo sfavorevole al trattamento (con fattore VIII nell'emofilia A e con fattore IX nell'emofilia B) e sono in grado di limitarne o annullarne l'efficacia.

Lo sviluppo di inibitori è un evento multifattoriale e rappresenta una delle sfide ancora aperte nella terapia dell’emofilia e, in particolare, dell’emofilia A grave. Finora non era noto se le vaccinazioni pediatriche somministrate in prossimità delle infusioni di fattore VIII potessero essere associate a questo fenomeno.

Gli studiosi hanno reclutato 375 pazienti con emofilia A grave precedentemente non trattati, provenienti dal Registro PedNet, che avevano ricevuto delle vaccinazioni tra il primo e il 75° giorno di esposizione o comunque fino allo sviluppo di inibitori. Il rischio di inibitori è stato confrontato tra i pazienti che avevano ricevuto o meno le vaccinazioni entro 24, 72 o 120 ore dall'infusione di fattore VIII. I rapporti di rischio sono stati calcolati per ogni vaccinazione in prossimità delle infusioni, utilizzando il modello di regressione di Cox.

Lo sviluppo di inibitori si è verificato in 77 pazienti su 375 (il 20,5%). Nei pazienti che avevano ricevuto vaccinazioni in prossimità delle infusioni di fattore VIII, lo sviluppo di anticorpi è risultato simile o inferiore rispetto ai pazienti sottoposti a vaccinazione senza l'utilizzo di fattore: sviluppo che è stato, rispettivamente, del 19,2% e del 21,4% nelle 24 ore, del 16,4% e del 27,3% nelle 72 ore e, infine, del 18,3% e del 25,0% nelle 120 ore.

Non è stata trovata alcuna associazione tra le vaccinazioni somministrate in prossimità dell'esposizione a fattore VIII entro i primi 75 giorni e lo sviluppo di inibitori. I dati non supportano quindi l'opzione di evitare la somministrazione di fattore VIII al momento delle vaccinazioni di routine.

Per informazioni utili sull'argomento vaccinazioni vi invitiamo a consultare il sito vaccinarsi.org.

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