Gabriele Corsi è il secondo testimonial a 'metterci la faccia' e a scendere in campo in prima persona a supporto di “A fianco del coraggio” (#afiancodelcoraggio), il concorso letterario realizzato con il contributo non condizionato di Roche e incentrato, per questa nuova edizione, sull’emofilia.
Quando una persona è colpita da una patologia, soprattutto se grave, cronica o debilitante, a soffrire non è solo il paziente, ma anche i suoi familiari, i suoi parenti, i suoi amici. Ciò è vero anche per l’emofilia, una patologia rara ereditaria causata dall’alterazione di geni che codificano per proteine che sono fondamentali per una corretta coagulazione del sangue. Chi si trova ad assistere un paziente colpito da questa malattia, spesso invalidante, “sa benissimo quanto è importante condividere la propria storia e la propria esperienza”, ricorda Corsi nel suo appello. Un aiuto, quello nato dal racconto personale, che serve innanzitutto per sé, e poi per le altre persone che vivono quotidianamente la medesima situazione.
Per questo motivo, “A fianco del coraggio” raccoglierà quest’anno i contributi di parenti e amici di pazienti affetti da emofilia. Per partecipare, la procedura è semplice: basta recarsi sul sito dedicato all’iniziativa e caricare, nell’apposita sezione, il proprio racconto. Al termine del periodo dedicato alla raccolta delle storie (c’è tempo fino al 31 di gennaio 2019), esse saranno votate secondo un meccanismo a due fasi: la selezione dei 10 racconti finalisti sarà effettuata dal pubblico (che potrà votare le storie preferite tramite social network), mentre una giuria di esperti decreterà il vincitore. Per chi partecipa, non solo la possibilità di aiutare i pazienti colpiti da emofilia e i loro familiari, ma anche la chance di vedere il proprio racconto trasformato in un video-spot, che sarà proiettato nelle sale cinematografiche italiane per sensibilizzare l’opinione pubblica su questa patologia rara.
Per approfondimenti sulla patologia, visita la sezione di O.Ma.R. dedicata all'EMOFILIA.