Il terzo testimonial del progetto “A fianco del coraggio” (#afiancodelcoraggio) è Leonardo Pieraccioni; l’attore e regista toscano, che con i suoi film ha fatto ridere milioni di italiani, questa volta non potrebbe essere più serio. Il suo appello, infatti, riguarda una patologia genetica rara dai risvolti molto pesanti per pazienti e familiari: l’emofilia.
A tutti noi è capitato di ferirsi in maniera poco grave facendo normali attività quotidiane: cucinando, praticando uno sport, facendo giardinaggio… un po’ di disinfettante, un cerotto, una pomata in caso di ematoma e tutto passa. Così non è, purtroppo, per i malati di emofilia, una malattia ereditaria che rende la coagulazione sanguigna molto più difficoltosa e che si contraddistingue per una trasmissione recessiva legata al cromosoma X (per questo motivo, la patologia colpisce solo persone di sesso maschile). Chi soffre di questa condizione non è afflitto solo da sanguinamenti eccessivi in caso di traumi, ma anche da emorragie spontanee a livello di articolazioni e vari organi: tutto questo conferisce all'emofilia le caratteristiche di una malattia invalidante, che si manifesta fin dai primi mesi di vita.
In un contesto simile, non può essere sottovalutato il 'potere terapeutico' associato al racconto delle proprie esperienze legate alla patologia: è da questa presa di coscienza che è nato il premio letterario #afiancodelcoraggio, realizzato da Roche e dedicato, in questa nuova edizione, a parenti e amici di giovani pazienti affetti da emofilia. “Ogni storia - ricorda Pieraccioni nel suo appello a sostegno dell'iniziativa - è importante per aiutare altre persone ad essere ogni giorno a fianco dei più piccoli che vivono questa patologia”. La scadenza per inviare il proprio racconto (caricandolo in un’apposita sezione sul sito dedicato al concorso) è il 31 di gennaio 2019, dopodiché inizierà la fase di valutazione delle narrazioni: la migliore verrà trasformata in un video-spot, che sarà poi trasmesso nei cinema italiani.