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Si è aperta oggi la tre giorni di congresso presieduto dal dott. Sergio Harari

“Abbiamo ancora bisogno di formazione nel campo delle malattie respiratorie? Per rispondere a quali bisogni formativi e per quali professionisti?“, con queste due domande si è aperta questa mattina a Milano la tre giorni di congresso, presieduta dal dott Sergio Harari, intitolata ‘Pneumologia 2012’ . La risposta corretta va probabilmente cercata guardando alla tipologia di formazione da offrire, visto che eventi e congressi in materia non mancano. Quello che si può capire dalla relazione introduttiva di Harari è che serve un modello nuovo, e questo congresso prova a proporne uno.

La sua struttura, infatti, unisce alle tradizionali sessioni plenarie e ai mini corsi pomeridiani anche una tavola rotonda, con personaggi di grande calibro, sui problemi cruciali della ricerca medica e dell’assistenza sanitaria nel nostro Paese, un panorama di riferimento dal quale oggi è difficile prescindere. L’idea, se l’iniziativa avrà il successo sperato, è di ripetere con cadenza biennale il congresso, alternandolo ad uno su ‘Malattie rare polmonari e farmaci orfani” la prima edizione del quale è già fissata per il febbraio 2013.
Il titolo stesso contiene un indirizzo: che oggi sempre più, soprattutto per le malattie rare, sta prendendo piede: quello dell’ approccio d’organo, il polmone appunto. Una strada che il dr Harari con il suo gruppo dell’Ospedale San Giuseppe di Milano prosegue da tempo, tanto da aver attivato anche uno specifico portale, ilpolmone.it, dove ampio spazio è dedicato proprio alle malattie rare polmonari. Queste ultime avranno in questi tre giorni di congresso un ruolo importante, pari a quello riservato alle patologie più comuni e diffuse, come le infezioni, l’embolia o la Bpco.

Si parlerà infatti di fibrosi polmonare idiopatica, ipertensione polmonare e anche del possibile utilizzo contro queste malattie delle cellule staminali. Si parlerà anche di Lam – Linfangioleiomiomatosi, una malattia che colpisce quasi solo le donne e che ancora oggi riscontra difficoltà nella diagnosi. A questa ultima patologia rara sarà dedicato l’incontro conclusivo di sabato 9 giugno, grazie anche all’impegno dell’associazione LAM Italia guidata da Iris Bassi, un momento che sarà l’occasione per presentare ufficialmente la neonata Federazione Europea Lam, un risultato importantissimo e un passo auspicabile anche per le malattie che ancora non hanno una equivalente rete associativa a sostegno.     

Tra i relatori del convegno ce ne sono molti già noti ai lettori del nostro quotidiano, soprattutto per il loro impegno sul fronte della Fibrosi Polmonare Idiopatica. Tra questi, oltre allo stesso Harari, citiamo il prof. Alberto Pesci di Monza, il dott. Sandro Amaducci di Milano e il Prof. Patrizio Vitulo di Palermo, tutti medici che presso i propri centri hanno attivato la procedura di uso compassionevole del Pirfenidone (clicca qui per la lista dei centri).
Ma non solo, tra i partecipanti al congresso ci sono personaggi di assoluto rilievo come il prof. Silvio Garattini direttore dell’Istuituto Mario Negri e la professoressa Erica Daina che nello stesso istituto guida il centro di coordinamento per le Malattie Rare e ancora il prof. Pier Mannuccio Mannucci, direttore scientifico della Fondazione IRCCS Ospedale Maggiore di Milano e il prof. Edoardo Boncinelli, genetista e scrittore di saggi e romanzi che intrecciano letteratura e scienza. Sarà lui a moderare venerdì, inseme al collega del Corriere della Sera Luigi Ripamonti la tavola rotonda intitolata “Quale futuro per il nostro paese”.
Osservatorio Malattie Rare, pur nell’impossibiltà di dar conto di tutte le relazioni, cercherà nei prossimi giorni di seguire le novità più rilevanti emerse dal congressso con articoli e interventi a firma dei relatori, perchè aggiornamento e ricerca sono fondamentali, le associazioni sono indispensabili ma anche la comunicazione, se ben usata, può essere un’arma per combattere meglio queste malattie ancora poco note.   



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