ROMA - In occasione dell’AIR Metting 2012, conferenza internazionale dedicata alle patologie respiratorie svoltasi a Roma a inizio dicembre, i principali specialisti europei hanno risposto a un questionario inerente all’uso del pirfenidone per il trattamento dei pazienti con fibrosi polmonare idiopatica.
Circa la metà degli specialisti europei utilizzano il pirfenidone; in Italia questo è stato disponibile per quasi un anno in più di 30 centri italiani grazie ad un programma di uso personale (NPP) a carico di InterMune (l’azienda produttrice), programma ora cessato in attesa delle ultime procedure per la commercializzazione presso Aifa.
Secondo i dati raccolti in occasione dell’ AIR Meeting, raccolti grazie alle risposte di 66 specialisti, il 42 per cento dei medici ha scelto di iniziare un trattamento con pirfenidone per i pazienti con diagnosi recente di IPF.
Rispetto al 2011 sono circa l’11 per cento in più i medici che hanno scelto il trattamento con pirfenidone per i propri pazienti.
Il dato conferma dunque il ruolo del pirfenidone, che si è affermato come trattamento di prima linea, a discapito di altre proposte terapeutiche, quali la tripla terapia a base di prednisone, azathioprine e N-acetylcysteine, che non si è rilevata efficace nei trial clinici. Rispetto al 2011 è stata infattistimata una riduzione del 26 per cento nell’utilizzo di questa terapia, anche in conseguenza di alcuni dati sfavorevoli arrivati da un controllo effettuato dagli istituti sanitari nazionali, che ha riscontrato un tasso di mortalità, ospedalizzazione ed eventi avversi più alta rispetto al pirfenidone.
Il pirfenidone è un farmaco ad uso orale in grado di rallentare la progressione della malattia agendo sia sul processo fibrotico che su quello infiammatorio. Il farmaco è prodotto da Intermune, azienda che lo ha reso disponibile per uso compassionevole in moltissimi centri italiani, in attesa che ne sia avviata la commercializzazione.
Nell’Unione Europea si stima che i pazienti affetti da Fibrosi Polmonare Idiopatica siano più di 80.000 e i dati di incidenza della patologia sono in deciso aumento, tanto da superare neoplasie considerate comuni, come il cancro ovarico.
Per ulteriori informazioni potete consultare la nostra sezione dedicata alla Fibrosi Polmonare Idiopatica.