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Padova – Un altro successo nella lotta alle malattie rare dal team padovano che da più di 15 anni si occupa di pazienti con Fibrosi Polmonare Idiopatica (IPF) provenienti da tutto il territorio nazionale.
Si tratta del caso di Sergio Mantovani – proveniente da Masi, paese della bassa Padovana – sottoposto con successo a un trapianto bilaterale di polmoni, che oggi sta bene e ha sconfitto la rara e disabilitante patologia.


Il trapianto, eseguito dall’equipe del Prof. Rea dell’Università degli Studi di Padova, è arrivato dopo circa un anno dalla diagnosi di IPF, malattia che riduce progressivamente la capacità respiratoria dei pazienti fino a rendere necessario il trapianto d’organo.
Padova si è affermata  centro d’eccellenza nazionale grazie alla stretta sinergia tra i reparti di pneumologia, anatomia patologica e dal team trapiantologico, che insieme sono in grado di fornire diagnosi precoci e risposte terapeutiche tempestive.
“Nel caso di questo paziente – spiega la Dott.sa Balestro dell’unità operativa di Pneumologia – la diagnosi è stata effettuata un anno e mezzo  fa. E’ stato trattato con il Pirfenidone – unico farmaco in grado di rallentare la progressione della malattia – ma purtroppo in questo caso si è assistito ad un declino rapido fino all’insufficienza respiratoria severa che ha comportato la necessità di un trapianto bilaterale”.

“Le linee guida internazionali oggi suggeriscono di effettuare un trapianto bilaterale, per far si che la funzione respiratoria sia la più duratura possibile e permetta  meglio di fronteggiare le complicanze post trapianto. – spiega la prof.ssa Calabrese, anatomopatologa del policlinico – Per questo al nostro paziente sono stati trapiantati con successo entrambi i polmoni.”

“Da un giorno all’altro la mia vita è cambiata – spiega Sergio Mantovani, il paziente che ora gode di ottima salute – la malattia non mi consentiva più una vita normale. Grazie anche all’incoraggiamento e alle testimonianze degli altri pazienti mi sono messo in lista per il trapianto, che è stato effettuato il 24 dicembre 2012. Dopo l’operazione mi sono svegliato e ho respirato di nuovo, sono tornato a vivere. Non posso che ringraziare tutta la fantastica equipe che si è presa cura di me. Finalmente vedo di nuovo la vita e posso fare progetti per i prossimi 20 o 30 anni.”

L’eccellenza e l’esperienza del team padovano sono dunque motivo di grande orgoglio per l’Italia, ma sono esportate anche all’estero. Il 22 febbraio 2013 a Padova si svolgerà infatti la Seconda Conferenza Internazionale sulle Malattie Polmonari in fase avanzata, forum biennale presieduta dai professori Federico Rea e Marina Saetta dell’Università di Padova.

 

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