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Nonostante l’eziologia della fibrosi polmonare idiopatica sia ignota, è riconosciuto che importanti fattori di rischio di sviluppo della malattia siano rappresentati dal fumo di sigaretta e dall’esposizione a polveri di metallo, legno, carbone, silice o pietra. Uno studio (C. Landi et al.) del Dipartimento di Scienze della Vita dell’Università di Siena, pubblicato sulla rivista Proteomics - Clinical Applications, ha confrontato i profili proteici dei pazienti affetti da fibrosi polmonare idiopatica con quelli di soggetti sani, fumatori e non fumatori.

 

La fibrosi polmonare idiopatica è una devastante patologia polmonare interstiziale caratterizzata da progressiva perdita dell’integrità alveolare, eccessiva deposizione di collagene e formazione di tessuto cicatriziale che in breve tempo provoca la perdita della funzionalità polmonare. La ricerca si basa sui dati ottenuti da un lavaggio broncoalveolare, una procedura medica in cui un broncoscopio ottico è fatto passare attraverso la bocca o il naso del paziente fino ai polmoni; una piccola quantità di liquido viene immessa nel polmone e quindi raccolta per essere esaminata.

Lo scopo dello studio è quello di confrontare i profili proteici del lavaggio broncoalveolare di pazienti con fibrosi polmonare idiopatica con gruppi di controllo di soggetti fumatori e non fumatori, al fine di indagare le proteine potenzialmente correlate alla progressione e alla patogenesi della malattia.

Campioni di lavaggio broncoalveolare sono stati analizzati utilizzando l’elettroforesi bidimensionale (una tecnica utilizzata nel campo della proteomica per separare miscele proteiche complesse): le proteine differenzialmente espresse sono state identificate mediante spettrometria di massa. L’analisi effettuata delle principali componenti ha statisticamente dimostrato la correlazione esistente tra gli spot differenzialmente espressi nei tre gruppi.

Analisi più approfondite hanno suggerito che le reti di processo dell’ontologia genica e le mappe di percorso coinvolte nella fibrosi polmonare idiopatica includono la maturazione del sistema dell’angiotensina, il sistema renina-angiotensina-aldosterone, il metabolismo dell’eme, il sistema della coagulazione, la risposta all’ipossia, lo stress ossidativo e il trasporto del ferro. In conclusione, la combinazione di dati di proteomica con piattaforme di biologia dei sistemi ha permesso di ampliare le informazioni ottenute con l’elaborazione dei risultati e ha indicato i principali percorsi coinvolti. Queste informazioni possono evidenziare i potenziali biomarcatori e i nuovi target terapeutici, aprendo la strada ad ulteriori analisi.

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