La comunità internazionale della FH si è riunita a Dubai, in occasione del Congresso Mondiale di Cardiologia, per elevare la patologia a priorità di salute pubblica globale
Dubai (EMIRATI ARABI UNITI) – Vent'anni fa, nel 1998, l'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) pubblicò un Rapporto sull'Ipercolesterolemia Familiare (FH) che conteneva 11 raccomandazioni per affrontare le grandi lacune nella diagnosi e nella cura di questa malattia genetica. Da allora, molte cose sono cambiate: a partire dai nuovi farmaci oggi sul mercato, fino alle nuove strategie di screening e alla disponibilità dei test genetici. Soprattutto, la maggior parte di queste raccomandazioni, in molti Paesi, non sono state seguite.
Perciò, fin dalla sua fondazione, sette anni fa, la statunitense FH Foundation ha studiato il documento dell'OMS, e nel suo ventesimo anniversario ha ritenuto opportuno riesaminare le raccomandazioni originali e coinvolgere la comunità globale per discutere i progressi compiuti e le difficoltà ancora presenti. È nata così la “Global Call to Action on FH”, un invito all'azione che si è concretizzato con un primo incontro, lo scorso 3 ottobre a Marina del Rey, in California, nel corso del quale si sono riuniti medici esperti di FH e associazioni di pazienti, nonché gli autori del Rapporto OMS del 1998.
Il 6 dicembre, a Dubai, ha avuto luogo il secondo meeting, in concomitanza con il Congresso Mondiale di Cardiologia, e ha visto la partecipazione di più di 50 delegati da circa 35 Paesi. La collaborazione fra la FH Foundation e la World Heart Federation ha rappresentato un'occasione unica per riunire tutta la comunità globale dell'ipercolesterolemia familiare e per scrivere un nuovo documento di consenso che eleverà la FH a priorità di salute pubblica in tutto il mondo.
Negli Emirati Arabi erano presenti anche diverse associazioni facenti parte di FH Europe, la federazione europea dei pazienti: fondata nel 2015, riunisce 24 organizzazioni nazionali e continua a crescere (quest'anno sono entrate a far parte del network anche la Russia e la Turchia). FH Europe, già nel corso del suo meeting annuale a Parigi aveva discusso le proposte da sottoporre alla comunità globale. Anche l'Italia ha partecipato all'incontro, che si è svolto presso il World Trade Center di Dubai, con le sue due associazioni: l'ANIF (Associazione Nazionale Ipercolesterolemia Familiare) e il GIP-FH (Gruppo Italiano Pazienti FH).
A conclusione del meeting, un momento simbolico: il Burj Khalifa, l'edificio più alto del mondo con i suoi 830 metri, si è illuminato, e sul grattacielo è stato proiettato un video per sensibilizzare sull'importanza dello screening precoce per la prevenzione delle malattie cardiovascolari e sul legame di queste ultime con il colesterolo alto. Qui è possibile guardare il video dell'evento.
Di seguito è possibile scaricare le otto nuove raccomandazioni messe a punto dalla comunità globale FH, in lingua inglese e italiana: in primavera, il documento sarà ufficialmente presentato all'Organizzazione Mondiale della Sanità.
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- Click HERE to download “Global Call to Action on FH - Recommendations”