Dopo il trattamento i valori di ‘colesterolo cattivo’ si sono avvicinati ai valori normali
Philadelphia – Uno studio internazionale condotto dai ricercatori dell’Università della Pennsylvania ha confermato i risultati positivi di uno studio clinic di fase tre sul trattamento dei pazienti con ipercolesterolemia familiare omozigote con lomitapide.
Il farmaco, sviluppato da Aegerion, aveva già ottenuto lo status di farmaco orfano negli USA. Questo studio, pubblicato su The Lancet, conferma la capacità del farmaco di ridurre il colesterolo LDL (il cosiddetto “colesterolo cattivo”) nei pazienti con ipercolesterolemia familiare omozigote.
Si tratta di uno studio in aperto durato sei mesi, volto a valutare l’efficacia di lomitapide in aggiunta alla terapia standard. I pazienti sono stati monitorati per ulteriori 12 mesi per valutare sicurezza e tollerabilità del farmaco.
"L'entità della riduzione di LDL-C in seguito all’assunzione di lomitapide e il fatto che alcuni pazienti hanno raggiunto (o si sono avvicinati) ai livelli corretti di LDL è davvero notevole per questa popolazione ad alto rischio, che storicamente non risponde a farmaci ipolipemizzanti - ha dichiarato la Professoressa Marina Cuchel, primo autore dello studio - Una riduzione del colesterolo LDL di questa portata dovrebbe alterare favorevolmente il decorso clinico di questa malattia devastante."