Sul notiziario Aipi News un'altra preziosa testimonianza di persone che nonostante la malattia hanno continuato ad amare e godere della vita
" 'La vita bella' per noi è un termine assai difficile da capire, dopo che ci è stata diagnosticata una malattia come la nostra", parla così Riccardo che sul numero 34 di Aipi News ci regala la sua testimonianza e ci parla della sua esperienza con l'ipertensione arteriosa polmonare.
"Io ho delle parole d’ordine, che vorrei condividere con voi, e sono “Fiducia”, “Costanza”, “Psicologia” e “Agire”. La Fiducia è quella cosa - continua Riccardo - che ci fa credere che le persone che studiano la nostra malattia possano quanto prima trovare una soluzione definitiva. Quindi sempre avere fiducia nei nostri medici, nei ricercatori, poiché hanno dimostrato di avere fatto dei passi da gigante per la cura. La Costanza è quel termine che ci deve fare capire che dobbiamo assolutamente seguire le istruzioni e i consigli medici che ci vengono impartiti durante i nostri esami di controllo. La Psicologia è quel termine che, secondo me, si deve associare ai due precedenti. Dobbiamo essere convinti che la malattia si può sconfiggere! Poi Agire, cercare di non aver paura nel tentare di fare tutto ciò che si faceva prima della malattia. Qualche sintomo potrebbe presentarsi ancora, ma secondo me bisogna non pensarci troppo, e agire! Io sto mettendo in atto queste quattro regolette, e vi garantisco che sto riuscendo ad avere dei buoni risultati!"
"Mi hanno diagnosticato l’ipertensione polmonare nel 2009 - racconta Riccardo all'AIPI, l'associazione che si occupa di questi pazienti - Il mondo mi crollò addosso. La prima camminata (test dei sei minuti) è stata di 106 metri, poi il crollo, esami tutti fuori dalla norma, affanno, cuore fuori fase, il peso, un intervento chirurgico a rischio (calcoli al fegato e intervento ERCP). E poi il lavoro compromesso, un’età ancora non proprio giovane (57), e poi non potevo più cantare, anche fare una rampa di scale era un problema, avevo apnee notturne, e dovevo dormire con CPAP e bombola di ossigeno. A queste mie gravi patologie ho dovuto aggiungere quaranta sigarette al giorno, glaucoma, ipertensione arteriosa, bronchite polmonare cronica ostruttiva (BPCO) e infine lottare con i miei 188 kg di peso. Non mi sono fatto mancare niente! E oggi mi ritrovo ad essere rinato: l’ipertensione arteriosa polmonare non è più un problema in quanto sono riuscito a ristabilire i valori. Ho ridotto il peso corporeo grazie a un intervento di lap band. Le apnee notturne, da 80 a notte, sono passate a 4 e non mi serve più la CPUP e l’ossigeno. Non fumo più da tre anni. Il glaucoma è nella norma ed è sotto controllo. La camminata ultima è stata di 468 mt, parliamo del 19 settembre. Mi attengo abbastanza alle direttive mediche, è pur vero che qualche volta predico bene, ma razzolo male poiché sono un golosone e mangio. Poi sono tornato a lavorare, ma soprattutto ho ripreso a cantare! Mi è tornata la voglia di vivere e di provare a me stesso che sono ancora capace di dare molto al mondo, e vorrei ricordare a tutti che la famiglia è parte integrante di questi rimedi. La moglie, i figli, i genitori e anche gli amici, ma soprattutto l’amore! Devo inoltre dire, per chi non lo sapesse, che il canto è stato il mio compagno di vita, come mia moglie. È stata una di quelle cose che mi ha fatto reagire dopo avere saputo della mia IP. Ci sono comunque riuscito con l’amore della mia famiglia, la “Psicologia”, la “Fiducia”, la “Costanza” che mi hanno fatto poi “AGIRE”! "
"Psicologia","Fiducia","Costanza","Agire", ma anche "Canto", "Amore", "Passione"...sono tutte parole chiave. Ognuno ha le proprie e allora scopriamole e facciamo di esse la nostra forza, il nostro coraggio, il nostro scudo contro la malattia!