L’assunzione di antidepressivi in gravidanza potrebbe essere correlata a un rischio di ipertensione polmonare persistente del neonato. Lo sostiene uno studio pubblicato sul British Medical Journal, pubblicato qualche settimana fa.
Gli antidepressivi sotto accusa sono quelli appartenenti alla classe degli inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina (SSRI), come ad esempio fluoxetina, sertralina, citalopram, paroxetina.
Secondo i ricercatori, che hanno effettuato una meta-analisi di 7 trial clinici, il rischio non è elevatissimo, ma comunque statisticamente significativo e associato all’uso di questi farmaci durante l’ultimo trimestre di gravidanza.
Non è invece emersa alcuna associazionetra l’uso di SSRI durante i primi mesi di gestazione e lo sviluppo di ipertensione polmonare nei nascituri.
L’ipertensione polmonare persistente è una patologia relativamente rara nei neonati e la prevalenza stimata è di 1,9 per 1000 bambini nati vivi. I sintomi della malattia includono disordini respiratori e anche ipossia.
Nel 2006, l’Fda aveva lanciato un’allerta circa il rischio di ipertensione polmonare persistente nei bambini nati da donne che avevano fatto uso di antidepressivi SSRI durante la gravidanza. L’avvertenza dell’Agenzia americana era stata successivamente rivista nel 2011 in quanto, secondo l’Fda, in quel periodo non esistevano prove sufficienti a dimostrare tale rischio e i risultati a disposizione erano contrastanti. Inoltre, all’epoca non era stata condotta alcuna meta-analisi per far luce sulla questione.
Per risolvere il problema, i ricercatori del Sunnybrook Health Sciences Center hanno revisionato 3077 abstract, scegliendone successivamente 7 in lingua inglese in linea con i criteri di inclusione da loro stabiliti.
I risultati della meta-analisi hanno mostrato un aumento del rischio di ipertensione polmonare persistente nei neonati esposti a SSRI alla fine della gravidanza (OR 2,50; 95% IC 1,32 – 4,73; P = 0,005) ma non hanno trovato alcuna associazione tra la malattia e l’esposizione agli antidepressivi durante le prime settimane di gestazione (OR 1,23). Il number needed to treat (NNT), ovvero il numero di donne trattate con SSRI durante le ultime settimane di gravidanza per avere un caso di ipertensione polmonare nei nascituri era 268-351. L’NNT per l’esposizione durante le prime settimane di gravidanza era 2.288.
L'ipertensione polmonare è una malattia piuttosto grave, associata a insufficienza cardiaca. Secondo gli autori dello studio, le donne che assumono SSRI devono essere informate circa l'aumento del rischio, così come devono essere messe al corrente che l'ipertensione polmonare persistente è una malattia rara che colpisce meno di due neonati su 1.000.
La correlazione tra l'esposizione prenatale a un SSRI e l’ipertensione polmonare persistente nel neonato potrebbe essere legata all'accumulo degli SSRI nei polmoni combinato con la capacità della serotonina di causare vasocostrizione e di mediare la proliferazione delle cellule muscolari lisce dell’arteria polmonare. Inoltre, la scoperta che anche altri antidepressivi in grado di influenzare l'attività della serotonina o della noradrenalina sono stati associati all’ipertensione polmonare persistente nel neonato rafforza l’idea di un possibile ruolo causale della serotonina nello sviluppo di questa condizione.