A breve il test del sangue VEGF-D potrà essere effettuato anche in Italia
La linfangioleiomiomatosi (LAM) può essere diagnosticata tramite un esame del sangue. Si tratta di una scoperta del 2010, effettuata da un team di ricerca dell’Univeristà di Cincinnati, che si è tradotta in un test diagnostico, il VEGF-D, che a breve potrà essere effettuato anche in Italia.
La notizia, diffusa dall’associazione LAM Italia, è di grande importanza in quanto diagnosticare la malattia tramite un semplice prelievo ematico elimina la necessità di biopsie chirurgiche al polmone.
Il test di VEGF-D consiste nell’analisi della quantità di una specifica proteina-vascolare, ovvero del fattore di crescita endoteliale-D, o VEGF-D. Il VEGF-D promuove la crescita di vasi linfatici e di vasi sanguigni. Nel siero delle pazienti LAM i livelli di VEGF-D si sono rivelati significativamente maggiori rispetto agli individui sani o affetti da altri tipi di malattie respiratorie. Il test quindi può facilitare la diagnosi precoce, essere utile nello screening della LAM in donne affette da sclerosi tuberosa, ma potrà essere utilizzato anche come biomarker nella sperimentazione di nuovi farmaci in pazienti affetti dalla LAM e Sclerosi Tuberosa..
Il fattore di crescita vascolare endoteliale in inglese chiamato “vascular endothelial growth factor” (VEGF) è un segnale chimico prodotto dalle cellule che stimola la crescita di nuovi vasi sanguigni. Fa parte del sistema che ripristina la fornitura di ossigeno ai tessuti quando la circolazione sanguigna è inadeguata. La normale funzione del VEGF è quello di creare nuovi vasi sanguigni durante lo sviluppo embrionale, o nuovi vasi sanguigni dopo una lesione. Quando tuttavia il VEGF è iperespresso, può contribuire allo sviluppo di malattie.
Ulteriori informazioni sul test diagnostico saranno presto disponibili sul sito dell’associazione LAM Italia www.lam-italia.org.