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Nuovi ulteriori dati dalla sperimentazione multicentrica condotta in Europa, Usa e Canada, confermano la potenzialità del farmaco pridopidina (Huntexil) per la cura della Còrea di Huntington. La ricerca, pubblicata sulla rivista Neurology, e' stata coordinata per l'Italia dal Centro di Neurogenetica e Malattie Rare dell'IRCCS Neuromed di Pozzilli (IS), diretto dal Prof. Ferdinando Squitieri.

Il centro italiano aveva reclutato in questa sperimentazione ben 43 pazienti trattati col farmaco, che ha presentato un profilo di tollerabilità molto buono dopo un trattamento di oltre un anno.
Oltre alla tollerabilità il farmaco ha mostrato effetti positivi sul punteggio totale motorio (Total Motor Score), che indica il grado di alterazione dei movimenti dei pazienti affetti da còrea, sull’equilibrio (e il numero di cadute dei pazienti) e sull’irritabilità.

La tollerabilità del farmaco è stata sperimentata ad oggi su un totale di 700 pazienti, ma l'uso di Huntexil non è ancora stato approvato dagli enti regolatori americano (FDA) ed europeo (EMA) per la commercializzazione. Fda ed Ema richiedono ora la realizzazione di ulteriore sperimentazione che confermi definitivamente anche l’efficacia del farmaco, attualmente prodotto dall’israeliana TEVA Pharmaceutical.

E' doveroso ricordare che pazienti italiani che hanno preso parte a questa importante sperimentazione sono stati sostenuti dalla Lega Italiana Ricerca Huntington e malattie correlate onlus (LIRH), associazione che ha svolto un ruolo fondamentale per lo svolgimento ottimale del trial.

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