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Il Dried Blood Spot (DBS) è un test che prevede il prelievo e l’analisi di una goccia di sangue essiccata su filtri di carta bibula. Uno studio osservazionale multicentrico, finalizzato a valutare la prevalenza della malattia di Pompe a insorgenza tardiva in una vasta popolazione ad alto rischio, ha utilizzato questo metodo come principale strumento di screening.

Diciassette centri neuromuscolari italiani sono stati coinvolti nello studio LOPED, acronimo in inglese di “diagnosi precoce della malattia di Pompe a insorgenza tardiva”, i cui risultati sono stati pubblicati sul Journal of Neurology, Neurosurgery, and Psychiatry. I criteri di inclusione sono stati: l’età maggiore di 5 anni, l’iperCKemia persistente e la debolezza muscolare agli arti inferiori o superiori (debolezza muscolare dei cingoli, LGMW).

L’attività dell’alfa-glucosidasi acida (GAA) è stata misurata separatamente sul Dried Blood Spot sia con metodi fluorometrici che con la spettrometria di massa tandem. Il test è stato ripetuto nei pazienti risultati positivi al primo esame. Per la diagnosi finale, la carenza di GAA è stata confermata da un test biochimico nel muscolo scheletrico, mentre il genotipo è stato valutato mediante l’analisi molecolare dell’alfa-glucosidasi acida.

In un periodo di 14 mesi, sono stati studiati 1.051 casi: 30 campioni positivi (il 2,9%) sono stati rilevati dal primo screening con Dried Blood Spot, e dopo il secondo test 21 campioni sono risultati ancora positivi. Studi genetici, biochimici e molecolari hanno infine confermato la diagnosi di malattia di Pompe a insorgenza tardiva in 17 casi (1,6%). Il tempo medio dalla comparsa dei sintomi alla diagnosi era di 5 anni. Tra questi pazienti, il 35% ha mostrato iperCKemia presintomatica, il 59% iperCKemia e debolezza muscolare dei cingoli (LGMW), mentre il 6% ha manifestato solo LGMW.

Lo studio LOPED suggerisce che l’attività dell’alfa-glucosidasi acida debba essere accuratamente sottoposta a screening con Dried Blood Spot in tutti i pazienti che riferiscono iperCKemia isolata e/o LGMW. Una diagnosi tempestiva è stata eseguita in cinque pazienti con iperCKemia presintomatica, ma in due di loro si era già manifestata con cambiamenti rilevanti sulla morfologia muscolare e nella risonanza magnetica. Di conseguenza, la terapia enzimatica sostitutiva è stata avviata in 14 pazienti su 17, compresi i due pazienti ancora clinicamente presintomatici ma con prove di laboratorio di progressione della malattia.

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