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Un dato piuttosto preoccupante, evidenziato nel corso dell'ultimo Congresso Internazionale della European Respiratory Society

Con l’acronimo NTM (NonTuberculous Mycobacteria, micobatteri non tubercolari) viene definita una classe di microrganismi patogeni opportunisti che colonizzano una corposa lista di ambienti naturali, dalla vegetazione, agli alimenti fino alle acque e all’aria che respiriamo. Il suolo e l’acqua, in particolare, sembrano costituire nicchie ideali per la proliferazione di questi organismi che contribuiscono alla formazione di biofilm sulle superfici dei tubi e dei rubinetti e riescono a tollerare condizioni ambientali proibitive per altre specie.

Grazie a queste caratteristiche e alla loro marcata resistenza ad antibiotici e disinfettanti, i micobatteri non tubercolari si candidano a essere ottimi vettori di infezioni polmonari, le cosiddette malattie polmonari da micobatteri non tubercolari (NTM-LD o malattie polmonari NTM), che colpiscono in prevalenza soggetti immunodepressi e persone affette da patologie respiratorie o infezioni cutanee dei tessuti molli o osteoarticolari. Spesso, anche gli individui con AIDS o fibrosi cistica sono interessati da queste patologie a trasmissione principalmente ambientale, i cui sintomi possono manifestarsi anche a molto tempo dall’infezione iniziale.

Nel corso dell'ultimo Congresso Internazionale della European Respiratory Society (Milano, 9-13 settembre 2017), è stato dato un notevole spazio alle infezioni polmonari da micobatteri non tubercolari, il cui tasso di incidenza è apparso in netta crescita rispetto al passato, come testimoniato anche dai risultati di uno studio danese che hanno riportato una mortalità a 5 anni di circa il 40%. Si tratta di un dato non irrilevante se solo si considera che esistono circa 130 specie di micobatteri non tubercolari in gran parte identificate negli ultimi 15 anni, 50 delle quali sono state classificate come patogene per l’uomo. Il miglioramento dei criteri diagnostici può aver sicuramente contribuito a questo incremento d'incidenza, ma la tendenza a colpire prevalentemente soggetti in età avanzata, immunocompromessi o con patologie che affliggono le vie aeree non può essere trascurata, specialmente perché gli esisti della malattia possono arrivare ad essere piuttosto gravi e a richiedere lunghi cicli di ospedalizzazione.

Nello specifico, l’infezione da Mycobacterium avium complex (MAC) è una delle più note e, per certi versi, pericolose, dal momento che questo batterio è piuttosto difficile da eradicare: spesso non riescono a sortire effetto neppure i più elaborati cocktail di antibiotici, somministrati in varie combinazioni e per lunghi periodi, perché si possono sviluppare forme di antibiotico-resistenza che aumentano in maniera esponenziale gli effetti collaterali dei farmaci e riducono la qualità di vita dei pazienti, costretti così a lunghi periodi di ricovero.

A tal proposito, tra gli interventi presentati sul tema nel corso del Convegno della European Respiratory Society, ha destato notevole interesse quello del prof. Felix Ringhausen, il quale ha discusso i risultati di uno studio tedesco nel quale si è cercato di definire la gravosità, anche sul piano economico, dei ricoveri associati a NTM-LD in Germania. I risultati hanno evidenziato un tasso di incidenza annuale della malattia pari a circa 2,6 pazienti ogni 100.000 persone, con una spesa media diretta per paziente di circa 39.559,60 euro, in gran parte dovuta alla necessità di ripetuti ricoveri ospedalieri.

Dal Giappone rimbalzano dati anche peggiori, (Oral abstract 1972, Session 264) con tassi di incidenza molto più alti (circa 14,7 casi per 100.000 soggetti all’anno), che non possono che destare preoccupazione nei riguardi di una patologia sicuramente sottovalutata e, per questo, anche non adeguatamente trattata. A un paziente su quattro, infatti, non viene prescritto alcun trattamento antibiotico e sono molti i soggetti che ricevono addirittura il regime terapeutico sbagliato, con il rischio di incorrere in dannosi episodi di antibiotico-resistenza che allungano ulteriormente il ricovero ospedaliero.

È pertanto fondamentale diffondere informazioni sulla NTM-LD, soprattutto tra i clinici che devono curarla, incentivandoli al rispetto delle Linee Guida, come quelle pubblicate dalla British Thoracic Society, che forniscono preziose indicazioni sulla diagnosi e sulla gestione di questo pericoloso gruppo di malattie.

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