Un nuovo studio svolto dai ricercatori di Mayo Clinic, un'organizzazione no-profit per la pratica e la ricerca medica situata negli Stati Uniti, dimostra che il regolare consumo di caffè comporta un minor rischio di contrarre la Colangite Sclerosante Primitiva (PSC), una rara malattia autoimmune che può condurre a insufficienza epatica, cirrosi e cancro delle vie biliari. I risultati di questa ricerca, oltre ad evidenziare il fatto che il caffè diminuisca il rischio di PSC, potrebbero essere in grado di fornire indizi sulla causa di tale malattia e di altri disturbi autoimmuni.
I ricercatori, diretti dal gastroenterologo Craig Lammert, hanno esaminato sia pazienti affetti da PSC che individui malati di cirrosi biliare primaria (PBC), un altro tipo di patologia autoimmune che provoca un'infiammazione cronica delle vie biliari intraepatiche. Dal confronto di questi pazienti con un gruppo di persone sane è emerso come il consumo di caffè sia connesso ad un minor rischio di contrarre la PSC, ma non la PBC.
Precedenti studi hanno già evidenziato come il consumo di caffè comporti numerosi effetti benefici per la salute. Ad esempio, i ricercatori della European Science Foundation hanno dimostrato che bere moderate quantità di caffè può ridurre il rischio di diabete del 25%. Un'altra ricerca è stata condotta da studiosi della Lund University (Svezia) su pazienti affetti da cancro al seno trattato attraverso la somministrazione di Tamoxifen. Dai risultati sembra emergere che il consumo di caffè diminuisca il rischio di ricomparsa del tumore