E’ recente la notizia che il Comitato per i medicinali per uso umano (CHMP) dell'Agenzia Europea dei Medicinali (EMA) ha rilasciato parere favorevole per l’uso di afamelanotide nei pazienti affetti da protoporfiria eritropoietica (EPP). La protoporfiria eritropoietica è una rara forma di fotosensibilità in cui si verifica l’accumulo di una particolare porfirina chiamata protoporfirina che viene prodotta in eccesso dal midollo osseo. La protoporfirina si accumula nel corpo, particolarmente nei globuli rossi, nel fegato e nella pelle che diventa sensibile alla luce.
Afamelanotide agisce attivando la melanina, il pigmento cutaneo che funge da barriera tra la luce e le cellule cutanee. Ad oggi, le prove cliniche del farmaco ne hanno dimostrato la sicurezza, nonché la sua capacità di ridurre la frequenza e la gravità delle reazioni nei pazienti affetti da EPP.
In Italia il farmaco è già disponibile da tempo grazie alla lungimiranza dell’Aifa che lo ha inserito nell’elenco del farmaci che rientrano nella legge 648/96.
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