Secondo quanto riportato dallo studio COMPARE (Cozaar in Marfan Patients Reduces Aortic Enlargement), presentato al congresso ESC (European Society of Cardiology), sembrerebbe che il farmaco losartan sia utile nella terapia della sindrome di Marfan.
La sindrome di Marfan è una malattia genetica a carattere autosomico dominante, causata dalla mutazione del gene codificante per la fibrillina1, glicoproteina tipica del tessuto connettivo. Essendo questo tessuto il costituente fondamentale di molti organi, come cuore e polmoni, tale mutazione può provocare gravi conseguenze.
A livello del sistema cardiovascolare può causare un danno in corrispondenza della radice aortica, la quale subisce una dilatazione che può avere ulteriori gravi ripercussioni sul sistema circolatorio, fino a provocare aneurismi e persino la morte.
Il farmaco losartan è un bloccante del recettore dell'angiotensina II che è stato sperimentato nello studio COMPARE e che sembrerebbe essere in grado di rallentare la dilatazione aortica.
Lo studio ha coinvolto 233 pazienti e in quelli trattati con il farmaco (per un periodo di tre anni) si è riscontrata una riduzione di 0,58 mm nella dilatazione della radice aortica, rispetto a quelli appartenenti al gruppo di controllo. Il farmaco ha anche prodotto un rallentamento nella dilatazione aortica di quei pazienti sottoposti a chirurgia di sostituzione della porzione dell’arteria interessata. L’altro aspetto importante è che non sono stati rilevati particolari effetti collaterali.
Quindi, nonostante l’intervento chirurgico rimanga necessario, l’utilizzo di losartan rappresenta un importante supporto terapeutico.
Per ulteriori informazioni circa la sindrome di Marfan visita il sito Orphanet.