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Il farmaco è stato ben tollerato alla dose di 300 mg al giorno, mentre ha causato effetti indesiderati a 900 mg

SEATTLE (U.S.A.) – La mexiletina è sicura per i pazienti con sclerosi laterale amiotrofica, se somministrata quotidianamente a 300 e 900 mg, e ben tollerata alla dose più bassa. A fornire questa prova è uno studio di fase II randomizzato controllato in doppio cieco, che ha verificato la sicurezza e la tollerabilità di questo farmaco, usato solitamente contro l’aritmia cardiaca, nella sclerosi laterale amiotrofica sporadica (la forma non familiare, che rappresenta più del 90% dei casi). I risultati della ricerca sono stati pubblicati sulla rivista Neurology.

Sessanta partecipanti con SLA provenienti da 10 centri sono stati randomizzati al placebo, alla mexiletina 300 mg al giorno, o alla mexiletina 900 mg al giorno, e seguiti per 12 settimane. Gli endpoint primari erano la sicurezza e la tollerabilità, mentre quelli secondari erano lo studio farmacocinetico dall'analisi del plasma e del liquido cefalorachidiano, il punteggio ALS Functional Rating Scale-Revised (ALSFRS-R), la capacità vitale lenta (SVC) e la frequenza e gravità dei crampi muscolari.

L'unico evento avverso grave tra i partecipanti allo studio è stato un episodio di squilibrio. Il 32% dei partecipanti al gruppo che ha ricevuto 900 mg di mexiletina ha interrotto lo studio, contro il 5% nel gruppo placebo. Lo studio di farmacocinetica ha dimostrato un picco nelle concentrazioni plasmatiche due ore dopo la dose, e una forte correlazione tra plasma e liquido cefalorachidiano. I tassi di declino nella scala ALSFRS-R e nella capacità vitale lenta non differivano dal placebo. L'analisi di tutti i pazienti randomizzati ha dimostrato significative riduzioni nella frequenza dei crampi muscolari (nel gruppo 300 mg il tasso è stato del 31% rispetto a quello del placebo; nel gruppo 900 mg è stato del 16%) e l'intensità dei crampi (nel gruppo 300 mg è stata in media del 45% rispetto al placebo; nel gruppo 900 mg è stata del 25%).

La mexiletina si è dimostrata sicura in entrambe le dosi e ben tollerata a 300 mg al giorno, mentre gli effetti indesiderati a 900 mg al giorno hanno portato ad un alto tasso di interruzione, e il trattamento ha portato a grandi riduzioni dose-dipendenti nella frequenza e gravità dei crampi muscolari. Non è stato rilevato alcun effetto sulla velocità di progressione, ma non si possono escludere differenze clinicamente importanti in questo studio ridotto e di breve durata.

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