Dal Simposio Nazionale sulla SLA una panoramica delle ultime novità in campo scientifico e terapeutico
Dal nuovo farmaco edaravone (nome commerciale Radicut), da poco approvato dall’AIFA e disponibile per i pazienti italiani con sclerosi laterale amiotrofica (SLA), al guanabenz, molecola al centro dello studio clinico di Fase II 'PROMISE', che coinvolge 24 centri di ricerca nel nostro Paese. Queste sono solo due delle principali tematiche discusse in occasione del 2° Simposio Nazionale sulla SLA, organizzato a Torino, lo scorso 29 settembre, da AISLA (Associazione Italiana Sclerosi Laterale Amiotrofica) e AriSLA (Fondazione Italiana di Ricerca per la Sclerosi Laterale Amiotrofica).
Se le nuove terapie per la SLA sono state al centro dell'evento, grande spazio è stato dato ai risultati di importanti studi scientifici effettuati sulla malattia, come i progetti ‘Path-for-ALS’, diretto da Cinzia Volontè, dell’Istituto di Biologia Cellulare e Neurobiologia (IBCN-CNR) di Roma, ‘GF_ALS’, coordinato da Ermanno Gherardi, dell’Università degli Studi di Pavia, e ‘RepeatALS’, condotto da Sandra D’Alfonso, dell’Università del Piemonte Orientale “A. Avogadro” di Novara. Inoltre, l'incontro ha dato modo approfondire importanti aspetti inerenti ai diritti delle persone con SLA, come la libertà di scegliere o rifiutare i trattamenti e la possibilità di accedere alle sperimentazioni cliniche. Temi di rilievo, affrontati nel corso di un evento che ha visto la partecipazione di un gran numero di esperti di fama internazionale, come Leonard Petrucelli, professore di neuroscienze del Mayo Clinic College of Medicine (Jacksonville, Florida), a cui è stata affidata l'apertura dei lavori.
Per ulteriori approfondimenti, leggi qui il resoconto completo del Simposio, a cura di Ernesto Bodini.