Anche quest’anno l’investimento economico della Fondazione Italiana di ricerca per la SLA - AriSLA raggiunge quasi 1 milione di euro: 766.616 euro destinati ai progetti finanziati con il Bando annuale e 158.994 volti a sostenere la “ricerca interna” di AriSLA, ossia servizi per la ricerca sviluppati direttamente dalla Fondazione, a sostegno del lavoro dei ricercatori.
L’impegno economico erogato - pari al 92,5% del contributo dei Soci Fondatori di AriSLA per il 2013 - va ad aggiungersi agli oltre 5 milioni di euro che la Fondazione ha messo a disposizione della comunità scientifica italiana dal 2009 ad oggi, supportando 71 gruppi di ricerca e oltre 100 ricercatori.
"Si tratta di numeri significativi - sottolinea Mario Melazzini, Presidente di AriSLA - per una malattia rara come la SLA, che in Italia interessa circa 5 mila persone con una prevalenza di 6-7 casi ogni 100.000 abitanti e con 3 nuove diagnosi ogni giorno. Sappiamo che non ci sono ancora terapie di cura risolutive, né strumenti in grado di diagnosticarla precocemente e anche le cause, solo in parte riconducibili a fattori genetici, sono per lo più sconosciute. AriSLA dimostra, con questo ulteriore finanziamento, il suo impegno attivo e concreto a supporto della ricerca, svolta secondo metodi e criteri scientifici seri, su questa malattia testimoniando la volontà di essere vicini alle esigenze dei malati e delle loro famiglie".
I sette progetti finanziati sono stati selezionati a partire da 97 proposte pervenute e hanno un valore economico che va da 60.000 euro a 296.625 euro, erogati in un periodo compreso tra i 12 e i 36 mesi. Si parla di due “categorie” di progetti: i “pilot grant”, ossia idee progettuali fortemente innovative che si propongono di verificare nuove intuizioni nell’ambito della ricerca di base e traslazionale e i “full grant” , cioè studi valutati come eccellenti per il loro solido background scientifico e per gli obiettivi che si prefigurano.
Le tematiche affrontate dagli studi finanziati si concentrano sugli aspetti diagnostici e di cura della malattia, ma anche sulla ricerca relativa all’analisi dei meccanismi che scatenano l’esordio ed il progredire della SLA.
Quest’anno in particolare AriSLA “scommette” su idee innovative e sperimentali (finanziati 5 “Pilot Grant” e 2 “Full Grant”) e su una ricerca tutta “al femminile”, con la presenza di 5 ricercatrici tra i Responsabili scientifici dei progetti.
Per la categoria “Full Grant”, questi i vincitori:
-“RepeatALS” - Progetto di ricerca di base coordinato da Sandra D’Alfonso, Università del Piemonte Orientale Amedeo Avogadro, Novara
-“PROMISE” - Progetto di ricerca clinica coordinato daGiuseppe Lauria, Fondazione IRCCS - Istituto Neurologico “Carlo Besta”, Milano
Per la sezione dei “Pilot Grant” i vincitori sono:
-“macLearnALS” - Progetto di ricerca traslazionale coordinato da Federica Agosta, Fondazione Centro San Raffaele, Milano
-“LoCaLS” - Progetto di ricerca di base coordinato da Alessandro Bertoli, Università degli Studi di Padova
-“MesALS” - Progetto di ricerca di base coordinato da DeboraGiunti, Università degli Studi di Genova
-“ALSINTERACTORS” - Progetto di ricerca di base coordinato da Angela Anna Messina, Università degli Studi di Catania
-“EXOSLA” - Progetto di ricerca traslazionale coordinato daFrancesca Properzi, Istituto Superiore di Sanità, Roma
Le ricerche finanziate sono state selezionate dopo un attento processo di valutazione in “peer review”: una metodologia grazie alla quale un Comitato Scientifico Internazionale di esperti giudica le proposte progettuali secondo criteri di scientificità, oggettività e merito, escludendo ogni conflitto di interesse. Questo modello non solo dà garanzia di terzietà nella scelta dei progetti da finanziare ma, in particolare, mira a valorizzare e premiare la ricerca d’eccellenza, effettuata con metodi rigorosi, fondata su ipotesi innovative e orientata su temi di studio considerati prioritari per la conoscenza ed il trattamento della SLA.
“Se vogliamo aggredire la malattia in modo efficace e nel più breve tempo possibile, un approccio di sostegno alla ricerca come quello che abbiamo messo in campo è fondamentale per far emergere le eccellenze - sostiene Mario Melazzini, Presidente di AriSLA - ed i risultati di questi anni confermano la bontà del metodo: la qualità scientifica è dimostrata dall’elevato numero di citazioni dei lavori prodotti dalle ricerche finanziate da AriSLA rispetto alla media nazionale”.