Tra i prodotti che saranno resi disponibili la Penicillamina usata nella malattia di Wilson
Può succedere, come già avvenuto, che alcuni farmaci orfani indispensabili per i malati si trovino in alcuni momenti a non essere disponibili sul mercato per motivi differenti, che possono essere problemi tecnici nella fornitura o un ritiro dovuto a motivi commerciali. Si tratta di situazioni che creano grave disagio e anche pericolo per i pazienti. Ora, al fine di assicurare in queste situazioni una continuità nelle cure, è nata un’alleanza tra l'Agenzia Industrie Difesa, diretta da Marco Airaghi, e Noventia Pharma, presieduta da Massimo Radaelli. L’annuncio di questo accordo quadro è stato dato ufficialmente ieri.
In base a questo accordo il Farmaceutico Militare di Firenze e Noventia Pharma “hanno concordemente deciso – si legge in una nota - di operare in modo sinergico e complementare nell’interesse della salute dei pazienti, per sopperire alle pesanti carenze causate dal ritiro dal commercio di peculiari specialità medicinali in precedenza distribuite da aziende farmaceutiche nazionali ed estere”.
Noventia Pharma è una casa farmaceutica fondata nel 2009 che si dedica alla ricerca, allo sviluppo, alla produzione e alla commercializzazione di prodotti farmaceutici innovativi, sia originali che su licenza, appartenenti a diverse aree terapeutiche compresa
un’attività specialistica nelle malattie rare, con particolare attenzione a quelle che colpiscono il sistema nervoso centrale. L’impegno investe anche aspetti di ordine sociale, destinato ad assicurare la produzione, la commercializzazione e l’informazione medico-scientifica non soltanto di Penicillamina (usata ad esempio per la malattia di Wilson) e Pergolide (usato invece nel Parkinson) nei diversi dosaggi, ma anche di altri Farmaci Orfani che lo Stabilimento Farmaceutico Militare e la Noventia Pharma potranno considerare di comune interesse nella terapia delle Malattie Rare.
La Penicillamina è carente sul mercato almeno dal luglio del 2010 quando fu l’AIFA a comunicare ufficialmente che “a causa della decisione dell’azienda produttrice di non rinnovare l’autorizzazione alla commercializzazione del medicinale PEMINE, esso non è più in distribuzione presso le farmacie, se non per poche confezioni ancora nel ciclo distributivo”. L’azienda in questione è la Eli Lilly, che assicurava comunque allora, grazie alle scorte un periodo di almeno 3 mesi per dare continuità terapeutica ai pazienti affetti dalla malattia di Wilson. La distribuzione delle scorte sarebbe poi continuata in maniera gratuita fino a quando una nuova azienda, la Alfa Wasserman, non avesse cominciato a produrre il medesimo medicinale del medesimo medicinale con la denominazione generica D – Penicillamina ““su richiesta, scritta e non sollecitata, del medico”.
Già in questa comunicazione dell’Aifa però era precisato che ‘in futuro’ il prodotto sarebbe stato reso disponibile dallo Stabilimento Chimico Farmaceutico Militare, un futuro che ora sembra finalmente essere arrivato.