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Anche per questi malati si può dire  ‘Regione che vai terapia che trovi’

“L’Associazione Nazionale Malati Reumatici – dice – crede che ogni persona con patologia reumatica abbia il diritto di essere tempestivamente e adeguatamente curata e che la tutela del lavoro e una vita quotidiana soddisfacente siano diritti imprescindibili. Le malattie reumatiche non sono una condizione ineluttabile della vita quotidiana e non è vero che contro il dolore nulla si può. Oggi le malattie reumatiche costituiscono un importante problema di salute pubblica, sia per l’elevato impatto sulla popolazione che per i costi terapeutici e previdenziali. Informazione e strumenti legislativi a livello nazionale e regionale possono fare davvero la differenza nella vita di ogni persona affetta da patologia reumatica”. A dirlo questa mattina nel corso del convegno “Improve to Move – Movimento è vita” promosso da ANMAR, SIR, CROI e FIRA è stata Gabriella Voltan, Presidente ANMAR, l’associazione nazionale dei malati reumatici. “La cura efficace – ha spiegato ancora - oggi esiste ed è rappresentata dai farmaci biologici. L’introduzione di queste terapie ha rappresentato una vera rivoluzione soprattutto per la qualità di vita dei pazienti. Sono terapie costose ma che comportano un risparmio indiretto in quanto consentono al malato di essere indipendente e non gravare, quindi, sulla collettività. Eppure in Italia rispetto agli altri Paesi europei sono ancora usati poco, e con una estrema eterogeneità da regione a regione. Una fotografia drammatica emersa anche da una Relazione messa a punto dalla Commissione Sanità del Senato nello scorso marzo”.

Della stessa opinione anche uno dei massimi esperti italiani di malattie reumatiche, il prof. Giovanni Minisola, Presidente della Società Italiana di Reumatologia e Primario della Divisione di Reumatologia dell’Ospedale San Camillo.
“La vita del malato reumatico è ricca di difficoltà e notevolmente compromessa. Per migliorare la qualità della vita dei pazienti dobbiamo sperare che, finalmente, le Autorità competenti mostrino concretamente e non con le consuete dichiarazioni di intenti, un vero e sincero interesse nei confronti di chi è colpito da una malattia reumatica. Purtroppo, oggi occorre constatare che c’è una scarsa attenzione nei confronti dei problemi che le malattie reumatiche creano e c’è poco interesse rispetto alle esigenze  assistenziali dei pazienti, mentre è eccessiva e poco oculata l’attenzione dedicata ai costi assistenziali. Un riferimento specifico deve essere fatto ai farmaci biologici il cui impiego, quando necessario, non deve subire restrizioni economiche perché assicura nel medio e lungo termine un risparmio considerevole. E’ assolutamente necessario, inoltre, rafforzare la rete assistenziale specialistica. La Giornata mondiale del Malato Reumatico deve rappresentare per le Autorità un’occasione opportuna per  assumere impegni assicurando rapidi e concreti interventi a favore dei malati. La SIR chiede che i problemi posti vengano finalmente affrontati e risolti, senza ulteriori pretestuose dilazioni e ingiustificabili ritardi”.

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