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Anche nel 2017, il mese di novembre si trasforma in 'Movember', momento in cui si pone attenzione alla salute maschile e alle patologie specifiche dell’uomo, prima tra tutte il tumore della prostata. Secondo tipo di cancro più diffuso tra la popolazione maschile, al quinto posto nella classifica dei tumori che portano al decesso nella popolazione maschile, ha tra i principali sintomi nelle fasi avanzate: dolore e malessere, difficoltà a dormire, affaticamento e difficoltà a camminare o salire le scale, portando chi ne soffre a fare un uso quotidiano di antidolorifici.

Bayer affianca le attività di comunicazione di Movember per la diffusione di maggiori conoscenze e informazioni, rompendo il silenzio che circonda questo tema. Movember Foundation si occupa di agevolare il dialogo sul tumore alla prostata e di migliorare la vita dei pazienti, che ne sono affetti, grazie alla ricerca.

Partecipare al mese di Movember vuol dire raccogliere fondi per la salute degli uomini che, per l’occasione, possono farsi crescere i baffi. È questa l’iniziativa della fondazione per fare la differenza nella vita di un uomo. Per maggiori informazioni sulla fondazione e l’iniziativa visita il sito di Movember Foundation.

Il cancro della prostata è il secondo tipo di tumore più comune e al quinto posto nelle patologie che portando alla morte nella popolazione maschile. Secondo i dati più recenti dell’Organizzazione Mondiale della Salute, nel 2012 più di un milione di uomini è stato diagnosticato con questo tumore, e 307mila ne sono morti. In Italia, nel 2017, sono stati stimati 34.800 nuovi casi, rappresentando oltre il 20% di tutti i tumori diagnosticati negli over 50.

Lo stadio in cui si trova il cancro della prostata è uno dei fattori più importanti per determinare un trattamento e un eventuale ricovero. Se il cancro si diffonde al di fuori della prostata, nella maggior parte dei casi coinvolge le ossa. Approssimativamente, in 9 pazienti su 10 che presentano uno stadio avanzato di tumore della prostata, la malattia sviluppa metastasi ossee, impattando notevolmente sulla qualità e l’aspettativa di vita. Il 62% dei pazienti avverte il bisogno di stare a letto o su una sedia per alcune ore al giorno, il 52% ha difficoltà anche solo a fare una breve passeggiata fuori casa, il 78% non è in grado di svolgere attività fisiche faticose o di portare oggetti pesanti. Il dolore rappresenta uno dei sintomi debilitanti per questi malati: il 61% è colpito da questo disturbo, che nel 50% è tale da impedire di svolgere semplici attività quotidiane. Per questo motivo, diagnosticare e trattare senza ritardi la malattia risulta di cruciale importanza per il paziente.

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