L’Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare chiede maggiori investimenti e sostegni economici per il lavoro e per il “Dopo di noi”.
L’appello dell'associazione alle Istituzioni: “non lasciare nessuno indietro”
Milano – In occasione della Giornata Internazionale delle Persone con Disabilità che si celebra il 3 dicembre in tutto il mondo, UILDM (Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare) chiede di aumentare i fondi per il “Dopo di noi” e favorire l’inclusione lavorativa delle persone con disabilità. “Una vita davvero indipendente e autonoma non può realizzarsi senza una adeguata copertura finanziaria”, dichiara Marco Rasconi, presidente nazionale UILDM. “È necessario investire a lungo termine e aumentare il sostegno economico per garantire i diritti fondamentali di tutti, contro ogni discriminazione”.
Il fondo sul “Dopo di noi” non solo ha subito un taglio di 10 milioni di euro nella Legge di stabilità votata lo scorso anno, ma la sua attuazione è ancora fortemente in ritardo. A oggi, solo in 4 Regioni (Lombardia, Marche, Molise e Toscana) si è partiti con i progetti individuali per una vita autonoma: si è dunque ben lontani dal consentire alle persone con disabilità di vivere in modo indipendente su tutto il territorio nazionale e avere pari accesso a tutti i servizi. Le Sezioni UILDM portano avanti progetti di Vita Indipendente e consulenze in collaborazione con le realtà locali: ad esempio UILDM Lazio, Milano, Pisa e Cicciano realizzano percorsi di questo tipo nel loro territorio e le Sezioni di Legnano e Genova hanno in gestione delle case per valorizzare le scelte personali e favorire l’acquisizione di sempre maggiore autonomia da parte delle persone con disabilità.
Il lavoro da fare è ancora molto: permangono profonde disparità territoriali e diritti ancora disattesi come ad esempio il diritto al lavoro. Secondo l’Osservatorio nazionale della salute nelle regioni italiane, la percentuale di donne con disabilità nella fascia d’età 15-44 anni che lavorano è il 20,4% (contro il 46,3% della popolazione femminile per la stessa fascia d’età); mentre gli uomini con disabilità occupati in quella fascia di età sono il 24,8% (contro il 62,7% del resto della popolazione maschile). Sono dati che meritano un investimento in termini di impegno e di forze: UILDM, attraverso il progetto PLUS finanziato dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali con il primo bando “unico” previsto dalla riforma del Terzo settore, promuove l’inserimento lavorativo, sociale e territoriale offrendo a 80 persone con disabilità dai 18 ai 40 anni in 16 regioni italiane un percorso di orientamento, formazione e job coaching.
“Auspichiamo la creazione di una collaborazione costruttiva con le diverse istituzioni e realtà locali e siamo disponibili a condividere il know-how acquisito in anni di realizzazione di progetti e di esperienza al fianco delle persone con disabilità e delle loro famiglie”, continua Marco Rasconi. “Per questa ragione ci mettiamo a disposizione per un confronto con le istituzioni, le associazioni e il mondo professionale in generale”.
La Giornata Internazionale delle Persone con Disabilità del 3 dicembre di ogni anno è stata indetta nel 1992 dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite. Ha come scopo la promozione dei diritti e del benessere delle persone con disabilità e un’attenzione alla loro partecipazione alla vita politica, sociale, economica e culturale dei Paesi membri. Tema del 2018 è il coinvolgimento delle persone con disabilità nell’ottica di garantire l’inclusione e l’uguaglianza, come parte dell’agenda 2030 che ha incluso la salute e il benessere per tutti, la riduzione delle disuguaglianze e il lavoro dignitoso fra i 17 obiettivi per lo sviluppo sostenibile delle nazioni.
UILDM nasce nel 1961 con l’obiettivo di promuovere l'inclusione sociale delle persone con disabilità, attraverso l'abbattimento di ogni tipo di barriera, e sostenere la ricerca scientifica e l'informazione sulle distrofie e le altre malattie neuromuscolari. Ha una presenza capillare sul territorio grazie alle 66 sezioni locali, i 3.000 volontari e i 10.000 soci, che sono punto di riferimento per circa 30.000 persone. UILDM svolge un importante lavoro in ambito sociale e di assistenza medico-riabilitativa ad ampio raggio, gestendo anche centri ambulatoriali di riabilitazione, prevenzione e ricerca, in stretta collaborazione con le strutture universitarie e socio-sanitarie.