Promossa dall’associazione “vivere senza dolore” la campagna toccherà 15 ospedali italiani
A due anni dall'approvazione della legge sulla terapia del dolore in Italia, il 67 per cento della popolazione dichiara di soffrire di dolore cronico ma solo il 51 per cento viene seguito da un medico e circa il 70 per cento ha difficoltà a individuare, sul territorio, i centri di cura specializzati. Per questo motivo l’associazione “Vivere senza dolore” si impegna da tempo nell’attività di informazione e sensibilizzazione sulla terapia antalgica e sul dolore cronico. Grazie al patrocinio del Ministero della Salute e il grant grant incondizionato di Mundipharma e Teva ha dato il via quest’anno alla campagna “HUB2HUB”, che toccherà 15 ospedali italiani dotati di un centro per la terapia antalgica (Hub).
Scopo della campagna informare la popolazione su come e dove poter ricevere un'assistenza adeguata.
La campagna parteda Cagliari, dall'ospedale oncologico A. Businco e farà tappa in 15 città tra cui Milano (A.O.Guido Salvini di Garbagnate Milanese), Firenze (A.O.U. Careggi), Bari (A.O.U. Consorzio Policlinico di Bari).
«Ci è sembrato opportuno verificare lo stato reale del trattamento del dolore negli ospedali italiani - afferma Marta Gentili, presidente di “Vivere senza dolore” - con particolare riferimento a quelli che sono sede di un Hub, per comprendere quanto la presenza di un centro specializzato di terapia antalgica riesca ad influire sul monitoraggio e la cura del dolore all'interno della propria struttura». L'intento della campagna è anche quello di sondare quanto i pazienti che soffrono di dolore cronico siano al corrente delle possibilità messe a loro disposizione dal Servizio Sanitario.
«Cittadini e pazienti non sono ancora pienamente consapevoli dell'esistenza di una legge che tutela il loro diritto a non soffrire inutilmente e della possibilità di accedere a cure efficaci - aggiunge Sergio Mameli, responsabile Unit…' Operativa di Terapia del Dolore dell'Ospedale oncologico A. Businco di Cagliari - . In più, l'indagine che sarà condotta sui colleghi degli altri reparti ospedalieri permetterà di promuovere una maggiore comunicazione tra figure professionali di diverse aree terapeutiche.